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l'invasione sul garda

Dalle vongole cinesi al gamberetto killer: nel lago 43 «alieni»

L’invasione può essere arginata attraverso una norma che imponga la sanificazione delle carene, motori e gavoni a tutte le imbarcazioni provenienti da bacini esterni al Garda.
Sono  almeno 43 specie aliene entrate nel Garda dagli anni '70 ad oggi, come la Dreissena polymorpha
Sono almeno 43 specie aliene entrate nel Garda dagli anni '70 ad oggi, come la Dreissena polymorpha
Sono  almeno 43 specie aliene entrate nel Garda dagli anni '70 ad oggi, come la Dreissena polymorpha
Sono almeno 43 specie aliene entrate nel Garda dagli anni '70 ad oggi, come la Dreissena polymorpha

 «Non credo che il granchio blu possa adattarsi stabilmente nel lago, ma abbiamo già i nostri grattacapi con almeno 43 specie aliene entrate nel Garda dagli anni '70 ad oggi: hanno le stesse caratteristiche del fenomeno granchio blu, ovvero carattere di invasività e ripercussioni sulla filiera ittica gardesana». Lo ricorda con preoccupazione Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda: gamberi turchi e della Louisiana, gamberetti «killer», pesci, molluschi bivalvi di provenienza asiatica, specie vegetali e persino una medusa sono stati censiti come «alieni» negli ultimi decenni. 

Tra le specie invasiva il "gambero killer"

Qualche esempio? «Oltre al siluro originario dell’area danubiana - ricorda Gavazzoni - tra le 43 specie invasive dell’ecosistema gardesano censite dalla Fondazione Edmund Mach di Trento, ci sono crostacei come il Dikerogammarus villosus, detto “gamberetto killer“ per la sua voracità, cozze come la Dreissena polymorpha e bugensis, specie arrivate attraverso imbarcazioni contaminate dalle zone di provenienza. Questa non è una ipotesi, ma una certezza scientifica».

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Servono norme

È possibile combattere il fenomeno? «Certo che sì - continua la disamina Gavazzoni -: ma servono strumenti legislativi. L’invasione può essere arginata attraverso una norma che imponga la sanificazione delle carene, motori e gavoni a tutte le imbarcazioni provenienti da bacini esterni al Garda. Questa proposta inserita nel Contratto di Lago, sottoscritto a Peschiera nel 2019 da tutti i sindaci gardesani e portato avanti come Comunità del Garda, sembra l'unica azione in grado di porre un freno a queste continue immissioni».

«Ricordo che l'ultima specie aliena invasiva é stata censita solo l'anno scorso e riguarda la Dreissena bugensis, una sorta di cozza, un bivalve tra i più invasivi che esistano in natura». Ma una specie invasiva, una volta acclimatata in un ambiente, risulta praticamente impossibile da eradicare. Bisognerebbe prevenire. Un monito per il futuro «La mia speranza – auspica Gavazzoni - è che ora alla luce della grande ribalta mediatica generata dall'invasione del granchio blu, la politica decida di prendere seriamente in considerazione la proposta di questa legge che ho più volte continuato a sollecitare, grazie al Contratto di Lago e alla Comunità del Garda».

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