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incontro con la polizia locale

I consigli per evitare raggiri: «Attenzione a chi finge di conoscervi e sa molto di voi»

A Prova di San Bonifacio, gli anziani del gruppo Terza giovinezza hanno chiesto consigli al comandante e al vice della Polizia locale
L'incontro del gruppo Terza Giovinezza con il comandante Vincenzo Di Carlo e al vice Giovanni Giuseppe Di Caro (Dalli Cani)
L'incontro del gruppo Terza Giovinezza con il comandante Vincenzo Di Carlo e al vice Giovanni Giuseppe Di Caro (Dalli Cani)
L'incontro del gruppo Terza Giovinezza con il comandante Vincenzo Di Carlo e al vice Giovanni Giuseppe Di Caro (Dalli Cani)
L'incontro del gruppo Terza Giovinezza con il comandante Vincenzo Di Carlo e al vice Giovanni Giuseppe Di Caro (Dalli Cani)

Truffe, «attenzione a chi finge di conoscervi e sa molto di voi». È da qui che oggi, martedì 23 aprile, sono partiti comandante e vice della Polizia locale di San Bonifacio incontrando, a Prova, gli anziani del gruppo Terza giovinezza. Sono stati proprio loro, che hanno costituito il gruppo da qualche mese, a chiedere al comandante Vincenzo Di Carlo e al vice Giovanni Giuseppe Di Caro, di incontrali per fornire loro utili consigli per evitare le truffe.

«Sono reati insidiosi perché, senza rendersene conto, a collaborare è proprio la vittima. Senza la vostra collaborazione», hanno spiegato comandante e vice agli anziani, «i malviventi non vi sottrarrebbero nulla».

Gli esempi non mancano e ne dà notizia la cronaca quasi quotidianamente: persone estranee che spesso si fingono conoscenti, che dicono di essere stati compagni di classe dei figli, che chiamano per nome avendolo semplicemente letto sul campanello o intercettando la corrispondenza.

«Basta poco per ritrovarsi a parlare con queste persone e si finisce con l’abbassare la guardia. Da lì può venire l’idea di prendersi un caffè», hanno proseguito i vigili, «seguito magari dall’idea di accompagnarvi a casa e, una volta lì, chiedervi di poter usufruire del bagno».

A ripulire una stanza da letto dai preziosi ci vuole un attimo, lo stesso attimo che basta ad incappare in truffe che passano per acquisti a prezzi particolarmente vantaggiosi o, più semplicemente, pensando di firmare una semplice petizione.

I consigli per evitare raggiri

Poi, le regole canoniche: attenzione ai messaggi sul telefonino relativi ad arresti o incidenti stradali che vedano protagonisti congiunti per i quali si chiedano somme di denaro, non fornire informazioni personali né di allontanamento dall’abitazione, per esempio per un periodo di vacanza, attraverso i social.

Insomma, «solo un po’ di sana diffidenza ed il tempo per fare le verifiche possono aiutare in uno scenario in cui la fantasia, ai truffatori, non manca». Nel dubbio, sempre meglio la richiesta di chiarimenti tanto alla Polizia Locale che alle Forze dell’ordine. 

Paola Dalli Cani

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