Individuati dai carabinieri i responsabili di una serie di truffe agli anziani perpetrate nei mesi scorsi anche nel Veronese.
Un 20enne aveva inscenato la «truffa dell'incidente»
Il primo è un 20enne di origini campane, a cui i militari hanno notificato nei giorni scorsi un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Verona, poiché gravemente indiziato di sei episodi di truffe, rapine e sequestro di persona, tre dei quali consumati a verona il 29 novembre scorso.
Il provvedimento cautelare è stato notificato nel carcere di Verona Montorio, dove il giovane si trova detenuto per fatti analoghi. Già il 25 gennaio di quest'anno era stato infatti arrestato dai Carabinieri della Sezione Operativa per rapina nei confronti di anziana 95enne. In quell'occasione aveva messo in atto la cosiddetta «truffa dell'incidente».
Dopo averla chiamata fingendosi un carabiniere, le aveva detto che sua figlia si era resa responsabile di un sinistro stradale, in cui era morta una persona. Introdottosi quindi con l'inganno nell'abitazione dell'anziana, aveva rubato due orologi in oro e due anelli d'oro. Infine, le aveva addirittura strappato con forza gli anelli dalle dita prima di fuggire.
L'intervento dei carabinieri aveva permesso di arrestare l'uomo e di tranquillizzare l’anziana donna, restituendole i beni sottratti.
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Le indagini
Le investigazioni, avviate sin dal novembre 2023 sotto le direttive della Procura della Repubblica di Verona, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza sul conto del 20enne per 6 truffe, rapina e un sequestro di persona, consumati con le medesime modalità, sempre in danno di signore anziane.
La rapina dello scorso novembre
Nella precedente rapina, consumata a Verona nel novembre dello scorso anno, al giovane era stato contestato anche il sequestro di persona in quanto, avuto accesso all’abitazione della vittima, aveva dapprima chiuso a chiave la porta d’ingresso, così impedendole di uscire e chiedere aiuto, poi gli ha asportato i gioielli e, infine, per garantirsi la fuga, ha strattonato l’anziana donna che tentava di fermarlo.
Raggirano un centenario e gli rubano denaro e carte di pagamento
Altra ordinanza di custodia cautelare è stata notificata dai Carabinieri della Stazione di Parona a due donne trevigiane, rispettivamente di 44 e 59 anni, sul conto delle quali sono stati acquisti gravi indizi di colpevolezza per una truffa e indebito utilizzo di carte di pagamento, commessi nell’agosto 2023, ai danni di un anziano veronese che di recente ha compiuto 100 anni.
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Le indagini erano partite a seguito della denuncia presentata dalla vittima, cha riferito che con l’inganno una donna sconosciuta era riuscita ad entrare nella sua abitazione e che, successivamente, i parenti si erano resi conto che all’anziano erano stati asportati somme di denaro e carte di pagamento.
Grazie alla visione dei sistemi di videosorveglianza e alla rilevazione dei movimenti bancari eseguiti con le carte di debito rubate, i militari hanno individuato le due donne e ricostruito a loro carico un importante quadro indiziario. Il provvedimento cautelare è stato notificato alle due donne a casa loro, dove già si trovavano sottoposte alla medesima misura restrittiva per altra causa.
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