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Ospedali veronesi sotto stress

Un'altra paziente trasportata a Dolo. «Fracastoro e Magalini, terapie intensive tutte piene»

di Paola Dalli Cani
Il pronto soccorso del Fracastoro ieri mattina DIENNEFOTO
Il pronto soccorso del Fracastoro ieri mattina DIENNEFOTO
Il pronto soccorso del Fracastoro ieri mattina DIENNEFOTO
Il pronto soccorso del Fracastoro ieri mattina DIENNEFOTO

Posti in terapia intensiva, esaurite le disponibilità: domenica sono stati due i pazienti Covid per i quali è stato necessario il trasferimento dall’ospedale Fracastoro di San Bonifacio verso altre strutture ospedaliere, veronesi e non.

Quello che ha fatto trattenere il fiato a tutti, però, è stato il paziente partito alle 3 del mattino - era ormai lunedì - dall’ospedale dell’Est veronese con destinazione Dolo: è qui che dopo una corsa a sirene spiegate nella notte, sfidando l’intensa nevicata che intanto si stava abbattendo sul Veneto, è stata trasferita una settantenne partita dal Fracastoro già intubata. «Ci mancava la neve ad aggravare una situazione già pericolosa», tuonano Stefano Gottardi e Marco Bognin, rispettivamente segretario generale e segretario organizzativo della Uil - Funzione pubblica di Verona, «e i dati relativi al tasso di positività record non lasciano presagire un miglioramento nei prossimi giorni. Serve un intervento immediato per aumentare la possibilità di ricovero nelle strutture della nostra provincia, che siano dell’azienda ospedaliera oppure dell’Ulss 9».

Dall’Ulss 9 Scaligera ieri è arrivata la conferma che «al Fracastoro e al Magalini di Villafranca i posti letto di terapia intesiva sono tutti occupati». «Dolo», continua l’Ulss, «è stata destinazione indicata dal 118», servizio di emergenza che non dipende dall’Ulss 9. La stessa cosa era accaduta nella notte tra il 6 e il 7 dicembre scorso e a finire a un’ottantina di chilometri da San Bonifacio, sempre a Dolo, era stato in quell’occasione un settantatreenne, pure lui intubato. Una settimana più tardi il copione stava per ripetersi, ma il trasferimento di un paziente all’ospedale di Belluno era stato evitato all’ultimo minuto

 

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