Un muro d'acqua spinto dal vento e grandine: è quello che dalle 21, e per una ventina di minuti, si è spostato ieri sera lungo i paesi e la Val d'Alpone nell'estremo Est veronese. La forza del nubifragio ha creato in pianura qualche criticità rientrata però non appena i tombini sono tornati alla piena funzionalità.
La maggiore criticità a Monteforte d'Alpone dove la pioggia abbondante ha stazionato per una decina di minuti lungo via San Carlo e via Matteotti lambendo le soglie di alcune abitazioni: l'arrivo dei volontari della squadra Ana Valdalpone di Protezione civile è coinciso però con l'entrata in funzione delle pompe dell'idrovora che hanno velocemente prosciugato le strade. Allagamenti transitori anche in via della Pace e via Molinetto a Costalunga come lungo via San Brizio ritrovatasi con uno strato di terra dilavata dalla collina: già a tarda sera il Comune, con gli amministratori presenti praticamente su tutti gli scenari, aveva provveduto a farla ripulire.
In qualche garage della strada principale, come in via Fontana nuova a Brognoligo, è stato necessario spazzare fuori pioggia e fango che aveva iniziato ad infiltrarsi. Nella zona del polo scolastico ad impensierire è stata la grandine con chicchi grandi come palline da ping pong: le conseguenze sulle colture si potranno valutare solo stamattina, con la luce del sole Negli altri paesi della Val d'Alpone il nubifragio, accompagnato da grandine molto piccola, non ha creato problemi particolari. A San Bonifacio è andato in crisi il sottopasso Ambrosini, chiuso per un po' e i residenti si sono ritrovati ad asciugare qualche garage e scantinato.
Bomba d'acqua dopo le 20 su Villafontana. Oltre alla grandine si è parzialmente allagata la Provinciale 2 Verona - Bovolone - Cerea. Coldiretti segnala danni alle colture di tabacco. (Fabio Tomelleri)