Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, con proprio decreto, ha dichiarato lo stato di crisi a seguito dei violenti nubifragi con grandinate e forti raffiche di vento che ieri hanno interessato alcune zone della regione, in particolare le province di Verona, di Vicenza e la zona di Porto Tolle (Rovigo).
Il decreto rimarrà «aperto» in attesa che i comuni interessati effettuino le ricognizioni e il censimento dei danni provocati dal maltempo a opere pubbliche e ai privati. Contestualmente, Zaia ha avviato le procedure per lo stato di calamità naturale, per il ristoro ai danni che hanno interessato le attività agricole.
Con le ultime bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che hanno investito a macchia di leopardo le regioni del Nord Italia, salgono a milioni di euro i danni causati dal clima in un’estate bollente e siccitosa in cui si contano già 426 eventi estremi. Lo fa sapere la Coldiretti, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database, in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha devastato campi di mais, grano, soia, girasole e ortaggi in pieno campo con terreni allagati, alberi sradicati e serre scoperchiate.
Una vera calamità in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni con la raccolte in corso, mentre ci si avvicina alla vendemmia. Secondo il monitoraggio della Coldiretti, in Veneto è strage di alberi e grandine sulle coltivazioni di tabacco per il nubifragio che si è abbattuto su Verona, colpendo la zona turistica del Lago di Garda fino ad est della provincia. Palle di ghiaccio sono cadute anche a Monteforte d’Alpone nella zona del Soave su vigneti e frutteti.
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Il maltempo, precisa la Coldiretti, si è spinto fino alla provincia di Treviso dove una piccola tromba d’aria ha danneggiato annessi rustici e serre nei comuni lungo il Sile da Mogliano Veneto a Casier.