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Maltempo

Notte di apprensione nell'Est Veronese. Per la prima volta in funzione il ponte mobile sull'Alpone

L'innalzamento del ponte sulla Motta (foto Dalli Cani)
L'innalzamento del ponte sulla Motta (foto Dalli Cani)
Allerta nell'Est Veronese: le immagini

Bacino Colombaretta ad un passo dal varo mentre per il ponte mobile sull'Alpone quella di stanotte è stata la prima volta: bastano anche solo questi due dati a far sintesi di una notte che ha tenuto in fortissima apprensione Monteforte d'Alpone, San Bonifacio e Soave.

Per l'intera giornata la sorveglianza sui livelli dei torrenti Alpone, Chiampo e Tramigna è stata costante tanto da parte dei tre Comuni quanto del Genio civile di Verona e dei volontari della protezione civile. È poco dopo le 18 che la pioggia ha cominciato ad ingrossare tutti i fiumi, Aldegà compreso.

Attorno alle 21 in tutti e tre i paesi gli amministratori locali erano operativi con le rispettive macchine comunali per fronteggiare qualsiasi evenienza. I timori più grandi si sono vissuti a Monteforte dove poco dopo le 21 il sindaco Roberto Costa aveva riunito la sua Giunta al Centro operativo comunale organizzando anche le auto che in caso di necessità avrebbero dovuto lanciare l'allarme attraverso gli alto parlanti. Non ce n'è stato fortunatamente bisogno perché sebbene la pioggia abbia cessato di cadere solo poco dopo la mezzanotte le infrastrutture che in questi ultimi dieci anni sono state realizzate per garantire sicurezza idraulica alla triade di paesi sconvolti dell'alluvione del 2010 hanno egregiamente svolto il loro lavoro. Alle 21.20 è scattata la chiusura delle porte vinciane che, a valle del ponte sulla strada regionale 11, disconnettono il Tramigna dell'Alpone: il torrente soavese, seppure in crescita, avrebbe avuto a disposizione l'argine cedevole a monte del viadotto per scaricare nell'area di esondazione a questo scopo riservata.

Sempre grazie al lavoro delle squadre dell'Ana Valdalpone di protezione civile, impegnate nella sorveglianza idraulica tra Soave e Monteforte, poco dopo le 22.30 i tecnici del Genio civile hanno raggiunto Montecchia di Crosara, comune in cui ricade il bacino Colombaretta, per verificare la situazione: l'Alpone, però, scorreva a circa 50 centimetri dalla soglia in cui il sistema di scarico si attiva in autonomia (al raggiungimento dei 65 metri cubi d'acqua al secondo) e così è stata approntata la chiusura delle paratoie che da quel momento hanno consentito alla cassa di monte di accogliere l'eventuale piena.

 

San Bonifacio, si solleva il ponte della Motta (video Dalli Cani)

 

A San Bonifacio, nel frattempo, sul ponte della Motta il sindaco Giampaolo Provoli, con parte della Giunta, la squadra comunale di Protezione civile ed i volontari dell'Associazione nazionale carabinieri, davanti al crescere dell'Alpone e soprattutto alla luce dei detriti che la corrente portava con sè ha informato Prefettura, carabinieri e Genio civile dell'intenzione di far sollevare il ponte mobile per agevolare il deflusso delle acque evitando lo sbarramento che i detriti avrebbero creato sotto il viadotto. A mezzanotte e quaranta il motore è stato acceso e nel giro di una ventina di minuti il piano di calpestio del ponte è arrivato ai 120 centimetri di altezza del sollevamento. Nel frattempo la tregua nelle precipitazioni ha fatto rientrare l'allarme anche a Monteforte d'Alpone dove il torrente aveva raggiunto il primo livello di guardia alle 23 arrivando, a mezzanotte e mezza, ventotto centimetri oltre la soglia, il punto massimo prima di iniziare la lenta diminuzione.

A preoccupare anche questa notte è stato il Chiampo, che arriva nel veronese tra Monteforte e San Bonifacio, e si immette in Alpone al ponte della Rezzina, dove nel 2010 si verificò la rotta arginale alla base dell'alluvione su Monteforte e San Bonifacio: il torrente berico aveva superato il primo livello di guardia alle 11.10 di ieri mattina, alle 20.30 il secondo e alle 22.10 il terzo arrivando a superarlo di 81 centimetri, punto massimo, all'1.30.

 

AGGIORNAMENTO ORE 10.45

Paratoia Tramigna-Alpone (Vetrano)

Il ponte mobile dell'Alpone, in località Motta a San Bonifacio, è stato abbassato ed è quindi tornato percorribile alle 6.30 questa mattina. Alle 9.30 è stata anche riaperta la paratoia di disconnessione del torrente Tramigna dell'Alpone, lungo la strada regionale 11 a Villanova di San Bonifacio. Sull'estremo Est veronese ha da poco ripreso a piovere: notevole la portata di tutti i corsi d'acqua che rimangono al momento sotto i livelli di guardia. Fa eccezione il Chiampo che ha già superato il primo livello.

Paola Dalli Cani

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