Alpone dalle 2 oltre il primo livello di guardia a Monteforte d'Alpone (e alle 5.20 ad un soffio dal secondo), Chiampo oltre il terzo (4 metri) dalle 2 e con un picco, a 4,77, alle 5.10: così la notte lungo i principali corsi d'acqua dell'estremo Est veronese.
A San Bonifacio, al superamento dei 3 metri della piena dell'Alpone, poco dopo le 4 è scattata la chiusura al traffico, ed il sollevamento, del ponte della Motta, riaperto poi attorno alle 10.30. A salvaguardia dell'abitato di Soave anche nel corso della notte la piena dell'Alpone, in cui al ponte sulla regionale 11 confluisce il Tramigna, è stata gestita chiudendo e riaprendo la paratoia di connessione dei due corsi d'acqua.
Per alleggerire la piena del Chiampo e dopo la tracimazione del torrente Aldegà, nella notte è stato aperto per qualche ora anche il bacino di San Vito, a Locara di San Bonifacio.
In media e alta Val d'Alpone segnalati nuovi smottamenti sia a San Giovanni Ilarione che Roncà.
A San Bonifacio in serata il crollo di un imponente pino marittimo su corso Italia: pur senza cagionare danni a persone e cose, il crollo ha richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Caldiero e la chiusura al traffico di parte della strada per consentire durante la notte le operazioni di rimozione del grosso albero.
Il Comune, visto il livello di attenzione, ha annullato il mercato settimanale che si svolge lungo le vie del centro.
Intanto, i livelli di tutti i corsi d'acqua sono in questo momento in calo. Non è stata necessaria l'attivazione del bacino di Colombaretta, lungo l'asta dell'Alpone, a Montecchia di Crosara.