La tragedia della ritirata di Russia, l’impegno costante di chi ha scelto di indossare la penna nera ma anche i ricordi della naja, le «morose» e lo spirito di corpo. C’è tutto questo nelle 12 canzoni del terzo cd «La piastrina della steppa» con il quale Giuseppe Bolla chiude la trilogia dedicata al sacrificio e all’esempio degli Alpini.
L’Aquila e Trento
Bolla, montefortiano del 1948, accompagna così la 95ª Adunata nazionale degli Alpini che colorerà col tricolore Vicenza questo fine settimana. Sono state le diverse adunate organizzate negli ultimi anni a rappresentare, per lui, il traguardo del suo lavoro di scrittura e composizione: nel 2015, per l’adunata nazionale dell’Aquila pubblicò il suo primo Cd e due anni più tardi accompagnò con la musica anche l’adunata di Trento.
«Tutto merito del pellegrinaggio del 2013 nei luoghi della ritirata di Russia. Erano i posti dove aveva combattuto mio padre Luigi, artigliere alpino», racconta Bolla, «e pensando a lui è stato irrefrenabile il bisogno di fare qualcosa per omaggiare la memoria di tutti gli Alpini e del loro sacrificio». Lo ha fatto mettendo a disposizione il suo talento e la sua passione: era solo un ragazzino quando, a Monteforte, fece nascere il complesso dei «Ragni» per poi collaborare, da adulto, con Rosanna Fratello, Giuliano dei Notturni, Renato dei Profeti e poi, a quattro mani con Beppe Cavani, componendo musica sacra.
Il coro
Il terzo volume de «La piastrina della steppa» (disponibile sulle diverse piattaforme internet ma che può essere richiesto al numero 336.307799) in 12 tracce attraversa tutto il mondo alpino con le voci del coro l’Eco della valle. Per realizzarlo, Bolla ha potuto contare sulla collaborazione di Daniele Bellorio, Claudio Giorgio Zuanazzi, Giuliano Tuppini, Erminio Maimeri, Anna Nicotra, Andrea e Luca Falco, Alessandro Melotti e Mago. Sarà lui stesso, nei due giorni in cui sarà presente all’adunata vicentina, a promuoverlo e a proporlo ai tanti gruppi Alpini che ne saranno protagonisti, quale colonna sonora del ritrovo berico.
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