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Roncà

Gara solidale per Luca. Aiuti anche dall'estero

La sottoscrizione per permettere al giovane di lasciare l'ospedale e tornare a casa: la famiglia ha bisogno di un'abitazione adeguata e soldi per continuare la riabilitazione, almeno 400mila euro
Luca Negretto, è partita la gara di solidarietà per permettergli di tornare a casa
Luca Negretto, è partita la gara di solidarietà per permettergli di tornare a casa
Luca Negretto, è partita la gara di solidarietà per permettergli di tornare a casa
Luca Negretto, è partita la gara di solidarietà per permettergli di tornare a casa

Stanno arrivando anche dall'estero le offerte libere destinate a Luca Negretto. É una gara di solidarietà che travalica i confini nazionali quella avviata per permettere al 31enne di Roncà, che dopo un terribile incidente stradale si trova in uno stato di coscienza minima accompagnato da una gravissima disabilità motoria, di proseguire la sua vita assistito dalla mamma Anna tra le mura di una casa e non assicurato al tetto di una Speciale unità di accoglienza permanente a Casa Nogaré.

La famiglia Mamma Anna Knap e le sorelle Sara e Marta, ci hanno riflettuto otto mesi di fila sull'opportunità di far uscire la storia di dolore e di speranza dai confini della loro famiglia. «Ci siamo chieste se fosse giusto, per il rispetto di Luca e della sua dignità», confida Sara, «raccontare e far vedere Luca. Abbiamo battuto le strade possibili, la mamma ha chiesto se data la situazione fosse possibile il trasferimento in un altro alloggio dell’Ater perché quello in cui vive non ha spazi per nostro fratello ed è al primo piano. Ma non c'è disponibilità, tenuto conto che servirebbe anche un cortile per Charlie e Gioia, i cani di Luca».

 

Garà di solidarietà

«Data la situazione», spiega Sara, «solo a fronte di una casa idonea potremo pensare di riportare a casa Luca e per questo abbiamo deciso di chiedere aiuto». È partita così, domenica, la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe (https://gofund.me/ f348 cbd8 ) della quale L'Arena ha dato notizia: dalle 105 donazioni, per complessivi 4.340 euro di martedì sera, si è balzati alle 240 di ieri per oltre 12mila euro. Alcune sono molto consistenti, di 500 e anche di 1.000 euro. Sul conto corrente che la madre, dopo esserne diventata l'amministratore di sostegno, ha aperto per Luca il saldo era invece di oltre 5mila euro.

«Non mi aspettavo una risposta così», osserva Anna, «già dalle prime donazioni non sono riuscita a trattenere la commozione e su GoFundMe non posso che ringraziare con un messaggio sotto ogni donazione, ma tantissime sono anonime. Sul conto di Luca (Iban IT93R0760111700001069701850 intestato a Luca Negretto, ndr)». «Ci sono tre donazioni da 1.638, 913 e 849 euro fatte dall'estero», prosegue la mamma, «solo con l'estratto conto trimestrale forse saprò chi ringraziare ma voglio farlo già oggi, includendo anche chi vorrebbe contribuire ma non può farlo e i cinque euro di chi ha fatto fatica a rinunciare anche a quelli».

 

Servono 400mila euro

L'obiettivo è impegnativo: 400mila euro, ossia quanto serve per comprar casa e ciò che, al netto di quanto verrà coperto dal Servizio sanitario nazionale, servirà per garantire assistenza continuativa a Luca. «Un traguardo», promette Anna, «che inseguiremo in tutti i modi. Luca sta reagendo ben oltre ciò che si aspettavano i medici ed è stato lui stesso, quando a fatica ha ripreso a dire qualche parola, a dire che vuole andare a casa». Lei è la più determinata di tutti: non si è arresa mai, nemmeno quando, subito dopo l'incidente, le dissero che il figlio era più morto che vivo. Ed ha battagliato perché a Luca fosse data un'opportunità di recupero con il trasferimento e la riabilitazione a Casa Nogarè.

 

Aziende e associazioni

Ad aiutare la famiglia di Luca in queste 48 ore sono stati in tanti: alcune associazioni della Val d'Alpone hanno deciso di proporre eventi finalizzati al sostegno a questo progetto come i Montecchia city rockers ed il gruppo Italia metal detecting che abbinerà al 2° Nokta contest (Milano, il 2 giugno) una raccolta fondi per Luca. La mobilitazione interessa anche la confinante provincia di Vicenza a partire da Tommaso Maule: è il miglior amico di Luca, abita a Gambellara. Compagni di scuola alle medie, compagni di band nei Deafening. Dopo l'incidente di Mad (questo il soprannome di Luca quando era il batterista della band punkhardcore), «Tommy deaf» ha scritto Mad, l'ultimo brano del suo album Religion sucks che debutterà il 14 giugno al Birrificio agricolo Sorio. Un'azienda berica, infine, ha preso contatti con la famiglia.

Paola Dalli Cani

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