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Incidente sulla provinciale 17 a Monteforte

Frontale col furgone contro una betoniera: muore 64enne

di Paola Dalli Cani
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L'incidente mortale a Monteforte d'Alpone (Dalli Cani)
L'incidente mortale a Monteforte d'Alpone (Dalli Cani)
L'incidente mortale a Monteforte d'Alpone (Dalli Cani)
L'incidente mortale a Monteforte d'Alpone (Dalli Cani)

Il furgone invade l’opposta corsia di marcia e si scontra frontalmente contro una betoniera che procede in senso inverso: forse un malore alla base dell’incidente in cui ieri mattina, poco dopo mezzogiorno, lungo la strada provinciale 17 ha perso la vita Italico Venturi, 64 anni, titolare di un’azienda che vende vernici per campi sportivi e che abitava a Vestenavecchia.

L’esatta dinamica del sinistro è al vaglio dei carabinieri, intervenuti coi militari del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di San Bonifacio in supporto dei colleghi delle stazioni di San Giovanni Ilarione e Monteforte d’Alpone. Era da poco passato mezzogiorno quando lungo via Aroldi, sotto il ponte di Costalunga, si sono incrociati il furgone condotto da Venturi, che procedeva in direzione Nord, e la betoniera che viaggiava in senso inverso. L’autista del mezzo pesante si sarebbe reso conto che il furgone stava arrivando sulla sua stessa corsia tanto da tentare uno spostamento più a destra possibile, rischiando di sbattere contro il terrapieno che sostiene la strada soprastante: non è bastato a evitare il frontale. La richiesta di aiuto è partita subito mentre gli automobilisti sopraggiunti si sono suddivisi i compiti tra chi garantiva la circolazione dei mezzi e chi ha tentato di spostare di peso il furgone per provare ad aprire la portiera lato guida e soccorrere l’autista, impresa impossibile.

A fatica uno dei soccorritori improvvisati è riuscito ad aprire la portiera del lato passeggero scoprendo il guidatore riverso sull’airbag: a complicare tutto, un’ esplosione di vernice bianca schizzata ovunque dai contenitori che l’uomo trasportava. In pochi minuti sul posto sono sopraggiunti i carabinieri, l’ambulanza della Croce rossa italiana partita dall’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, i vigili del fuoco di Caldiero e anche l’elicottero del Suem 118: disperati i tentativi dei sanitari di rianimare l’uomo, deceduto sul posto.

Sono state tre ore terribili: l’arrivo di uno dei figli di Venturi prima, poi le grida disperate e incredule della moglie, una pioggia violenta e continua, il lavoro durissimo dei vigili del fuoco, quello dei carabinieri impegnati in rilievi e nella chiusura di tutta l’area dell’incidente, i mezzi per la pulizia della strada, i carri attrezzi, una betoniera fatta arrivare per svuotare quella incidentata, l’attesa sotto la pioggia battente che l’arrivo di un carro funebre restituisse dignità al poveretto. Rumori da un lato, silenzio assordante dall’altro: l’arrivo della Polizia locale di San Bonifacio per il test alcolemico sull’autista della betoniera, quello della Polizia locale di Monteforte d’Alpone per aiutare a disciplinare il traffico deviato sul ponte di Costalunga dove un gruppo di persone, pur se comprensibilmente spaventate dall’idea che il caos provocasse altri incidenti, non ha trovato modi migliori per chiedere un intervento che inveire contro le forze dell’ordine impegnate lungo la strada sottostante ad un passo da quel lenzuolo bianco bagnato di pioggia.

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