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Primo incontro per la riorganizzazione

Ztl, nessuna deroga ai plateatici. E spunta l'ipotesi della sosta sugli stalli dei furgoni

Tavoli all’aperto con vista su Porta Borsari
Tavoli all’aperto con vista su Porta Borsari
Tavoli all’aperto con vista su Porta Borsari
Tavoli all’aperto con vista su Porta Borsari

Un confronto a tutto tondo tra commercianti, esercenti, residenti, tecnici e amministratori – non solo gli attuali ma anche i rappresentanti delle due passate amministrazioni – centrato sul prossimo futuro della città antica: dal riordino dei plateatici alla viabilità e, in una parola, alla vivibilità a 360 gradi di piazze e vicoli. Tanta carne al fuoco, tante istanze e idee propositive in un clima sorprendentemente disteso. Chi ha partecipato, ieri mattina, al tavolo sulla Ztl organizzato in Comune e voluto dagli assessori al Commercio Italo Sandrini e alla Mobilità Tommaso Ferrari, tira così le somme della prima riunione durata circa due ore sul riordino del centro storico. Un incontro che, come era previsto, non si è tradotto in decisioni concrete ma in cui è partito un primo confronto diretto e, almeno per ora, pacato su temi spinosi quali plateatici, ulteriori pedonalizzazioni, chiusura oraria al traffico. Attorno al tavolo, oltre a Sandrini e Ferrari e i dirigenti comunali, anche l’assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, rappresentanti di Confcommercio, tra cui Giulio Cavara, di Confesercenti, tra cui il direttore Alessandro Torluccio, del comitato di residenti VeroCentro, tra cui il presidente Michele Abrescia, della Polizia locale. E ancora, alcuni consiglieri comunali di minoranza come Nicolò Zavarise, fino a qualche mese fa assessore al Commercio, e Flavio Tosi, sindaco prima di Sboarina.

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Volontà dell’amministrazione, infatti, è un confronto non solo tra le parti ma anche con chi si è occupato della gestione del centro nell’ultimo decennio. «L’incontro si è svolto in un clima molto buono, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il modus operandi è quello giusto: ascoltare per poi fare sintesi oculata tra i vari, diversi, equilibri. Si è trattato di un primo incontro interlocutorio, ne seguiranno altri, con ciascuna categoria singolarmente», ha detto Sandrini a fine riunione anticipando che, nello specifico dei plateatici, «in una città come Verona che non è enorme, si avrà il modo anche di valutare caso per caso singole criticità».

Attorno al tavolo non si è seduta, invece, la Soprintendenza. Un’assenza notata, e in parte criticata da alcuni, che lo stesso Soprintendente Vincenzo Tinè argomenta così: «In questa sede, il Comune ha ascoltato le parti sociali. Il nostro compito è successivo. Una volta che l’amministrazione avrà stabilito le linee d’intervento, allora entreremo insieme nel merito. Ci incontreremo la prossima settimana, proprio alla luce degli orientamenti che sono emersi durante questa e altre riunioni già in programma», spiega Tinè secondo il quale «è arrivata l’ora di pianificare il riordino della città antica. Aspettiamo anche che indicazioni dal Governo: certo è che ulteriori deroghe, a questo punto, sarebbero davvero assurde e ingiustificate».

Tra le idee condivise al tavolo, intanto, alcuni punti fermi: dalla necessità di mettere mano al regolamento plateatici senza appellarsi a ulteriori deroghe, soprattutto al Codice della Strada, all’esigenza di valutare ogni singola decisione in una visione d’insieme. E oltre alla teoria entro cui muoverà presto – è l’auspicio – la pratica, anche qualche prima proposta concreta come quella di mettere a disposizione dei residenti gli stalli “carico/scarico” della Ztl durante gli orari in cui questo non è concesso. Da regolamento, anche se oggi così di fatto non è, le consegne nella città antica vanno fatte di primo mattino, entro le 10.30. Una volta ripensato e regolarizzato questo in un’ottica più funzionale, questi stalli potrebbero essere arruolati nel parco sosta dei parcheggi per i residenti.

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Ilaria Noro

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