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Come funzionano le città vicine a Verona

Ztl e multe: città che vai, regola che trovi

Telecamera in uscita dalla Ztl in via Nizza
Telecamera in uscita dalla Ztl in via Nizza
Telecamera in uscita dalla Ztl in via Nizza
Telecamera in uscita dalla Ztl in via Nizza

Città che vai, usanza che trovi. Al di là della battuta, abbiamo cercato di capire come viene regolamentato nelle città limitrofe alla nostra, l’accesso alle zone di Ztl. A Verona un automobilista che entri in zona a traffico limitato in orario consentito ed esce dopo la chiusura della finestra, viene multato in uscita. Mentre chi entra in orario non consentito prende la multa in ingresso ed in uscita indipendentemente dal tempo di permanenza in Ztl. Ma il caso di un cittadino che si è appellato al giudice di pace e ha ottenuto di farsi togliere la contravvenzione in uscita (era entrato alle 18.02 ed uscito quattro minuti dopo), oltre che far discutere ci ha messo la pulce nell’orecchio per cercare di capire come vengono regolamentate le Ztl in alcune città le multe.

«A Padova», spiega l’assessore alla sicurezza Diego Bonavina, «al momento i 7 varchi Ztl sanzionano solo l'ingresso (sono attivi dal 2007). Con i nuovi impianti vi saranno ulteriori varchi che sanzioneranno anche l'uscita, purché l'ingresso sia avvenuto regolarmente, se uno si è trattenuto oltre il tempo consentito». E aggiunge il sindaco: «Il codice della strada non consente infatti la doppia sanzione in sequenza al medesimo veicolo che entra e esce dalla Ztl». Una posizione che è diametralmente opposta a quella tenuta nel Comune di Verona che fa riferimento all’articolo 198 comma due, che recita: «Salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con un’azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative pecuniarie, o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata del triplo. In deroga a quanto disposto dal comma 1, nell’ambito delle aree pedonali urbane e nelle zone a traffico limitato, il trasgressore ai divieti di accesso e agli altri singoli obblighi e divieti o limitazioni, soggiace alle sanzioni previste per ogni singola azione».

A Vicenza, il sindaco Francesco Rucco spiega: «Per la nostra Ztl, in automatico ai varchi vengono effettuati controlli in entrata attraverso le telecamere. In uscita sanzioniamo solo con i controlli fisici della polizia locale. Se un automobilista viene trovato, senza avere il permesso in Ztl all’uscita in orario non consentito, viene sanzionato».

A Mantova invece, come spiega il comandante della polizia locale Luigi Marcone si sanziona solo in entrata: «Noi abbiamo le telecamere agli accessi, e non facciamo controlli in uscita». Secondo l’ex comandante della polizia locale, Nicolino de Cantis, multare in uscita ha logica soltanto se tra ingresso ed uscita ci sia un lasso di tempo lungo. «Faccio degli esempi. Se mi consenti di entrare, mi devi lasciare il tempo di uscire. Ma se un automobilista entra in fascia oraria sbagliata, ma subito esce, ritengo sia corretto che venga sanzionato soltanto per l’ingresso. E mi pare che sia soltanto Verona ad aver applicato la doppia sanzione».

A Brescia il sindaco Emilio del Bono spiega: «I nostri portali registrano soltanto in entrata e di conseguenza le multe ci sono soltanto durante l’accesso se sprovvisti di permesso. È possibile che chi entra ed esce da più varchi venga multato più volte, ma non abbiamo telecamere per l’uscita anche se noi siamo orientati a posizionare sempre più telecamere. I controlli fisici ci sono, ma riguardano più che altro le soste vietate o la presenza di auto in zone pedonali». Il panorama dunque è variegato. I cartelli che indicano i comportamenti ci sono e sono chiari. Resta ora il dubbio: l’applicazione della legge a Verona è troppo restrittiva? La scelta è politica.

Alessandra Vaccari

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