Oggi, 20 novembre, è la Giornata Mondiale in Ricordo delle Vittime della strada, riconosciuta anche dalle Nazioni Unite. Nella nostra città i familiari delle Vittime si sono incontrati questa mattina sul sagrato della Chiesa di Gesù Divino Lavoratore in Piazza Papa Giovanni XXIII per un momento di riflessione rivolto alla cittadinanza sulla sicurezza stradale.
La preghiera e le croci bianche sul sagrato
Durante la messa in ricordo di tutte le Vittime della violenza stradale, è stata letta una preghiera dedicata a chi ha perduto la vita per un incidente. Sul piazzale antistante la Chiesa sono state esposte delle Croci bianche che da anni rappresentano simbolicamente le perdite dei familiari.
Come ogni anno, gli obiettivi di questa Giornata sono quelli di fornire un supporto per le vittime della strada e le loro famiglie. «Ricordare tutte le persone uccise e gravemente ferite sulle strade, riconoscere il lavoro cruciale dei servizi di emergenza, richiamare l'attenzione sulla risposta legale generalmente banale a morti e feriti su strada, sostenere un migliore supporto alle vittime della strada e alle famiglie delle vittime, promuovere azioni basate sull'evidenza per prevenire ed eventualmente fermare ulteriori morti e feriti per incidenti stradali», dice Patrizia Pisi, organizzatrice, assieme al marito Stefano della manifestazione e presidente dell’Associazione familiari vittime dlela strada e del lavoro.
La Giornata 2022 punta i riflettori sulla riduzione della velocità del traffico-velocità basse, che hanno il potenziale per prevenire molti decessi e lesioni gravi, in particolare quelle dei pedoni e di tutti gli altri utenti della strada vulnerabili: bambini, anziani e disabili.
La Gran Guardia illuminata di rosso
Ieri sera per celebrare la Giornata, la Gran Guardia si è illuminata di rosso, un evento che si ripeterà anche stasera per sensibilizzare tutta la popolazione.
Da inizio anno sono 54 le persone decedute in incidente stradale sulle strade veronesi, a fronte delle 46 dell’anno precedente. Nel 2020 erano state 42. Il dato peggiore registrato è del 2019, con sessanta vittime. Il triste record di 77 vittime si raggiunse nel 2010.