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Il caso

Giulietta e le (troppe) carezze al seno. Le guide: «Spostare la statua». I commercianti: «No, è meglio alzarla»

Guide turistiche: «Impossibile chiedere approcci rispettosi, il sito è già degradato». Albertini: «Base più alta per scoraggiare»
In posa alla casa di Giulietta per l'immancabile foto
In posa alla casa di Giulietta per l'immancabile foto
In posa alla casa di Giulietta per l'immancabile foto
In posa alla casa di Giulietta per l'immancabile foto

Il nodo Giulietta val molto più di una palpatina al seno. Ascoltando chi, per lavoro, gravita attorno al celebre Balcone quasi quotidianamente, le carezze ripetute al seno della statua dell’eroina shakespeariana che dopo solo un decennio di vita già mostra un foro di alcuni millimetri, sono un male minore.

Almeno secondo le guide turistiche, per le quali la statua di Giulietta andrebbe del tutto spostata dal Cortile, dove contribuisce a creare confusione e ad alimentare ingorghi e ressa. Le guide si dicono pronte a indire una raccolta firme per chiederne una collocazione alternativa, alla Tomba o in altro luogo neutro sempre in centro storico.

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«È una questione prima che di etica o di sessismo, di sicurezza e degrado. Non può tutto essere focalizzato su una palpatina a una statua, ne va dell’immagine della città che vogliamo dare a migliaia e migliaia di turisti», spiega Aurora Soldà, guida turistica e tra le promotrici insieme ai colleghi di tutte le associazioni di guide della proposta di spostamento della statua. «Oltre alle code che si creano all’esterno per accedere al sito, da via Cappello o da piazzetta Navona, c’è la ressa e l’attesa per la foto. Con l’introduzione del ticket arriveremo a far pagare per vedere un cortile stipato di persone in attesa di toccare un seno», analizza Soldà.

Idea bocciata

Le guide bocciano l’idea dei messaggi multilingue che spronino i visitatori, pur senza divieti o limitazioni, a rapportarsi alla statua – e simbolicamente al corpo di ogni donna – in modo rispettoso, prendendola sottobraccio o facendosi fotografare al fianco e non certo con la mano appollaiata sul bronzeo seno. Un’opzione lanciata dalla vicesindaca con delega alla Parità di Genere Barbara Bissoli e al vaglio dell’amministrazione.

«Il Cortile è tappezzato di messaggi che avvisano di non imbrattare di scritte le pareti e a rispettare il luogo ma nessuno rispetta tali indicazioni che sono divieti. Figuriamoci un semplice suggerimento», aggiunge Soldà. E in effetti, basta fare un giro per vedere scritte e imbrattamenti: sono tornate pure le gomme da masticare.

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La soluzione alternativa

Altra voce è quella di Davide Albertini, della Corporazione esercenti del centro storico, il cui negozio su via Cappello è proprio di fronte all’imbocco del Cortile. «Oltre al gesto in sé ci sono le questioni del logorio della statua e della ressa che si crea attorno. Sarebbe più opportuno elevarla con un piedistallo a base piramidale, per disincentivare. In tal modo sarebbe solo fotografabile. Per aumentare l'offerta, si può pensare a una sorta di buca delle lettere per accogliere i messaggi degli innamorati, magari in collaborazione con il Club di Giulietta», analizza Albertini che minimizza invece il tema dell’opportunità del palpeggiamento.

E si dice scettico anche sulla proposta delle guide di cambiare del tutto sito alla statua, «che non credo avrebbe granché seguito oltre il Cortile», riflette citando le sorti delle altre statue di Giulietta, gemelle dell’attuale e forgiate su immagine dell’originale dei primi anni ’70 dello scultore Nereo Costantini (custodita all’interno della Casa). «A Monaco ce ne sono due ma entrambe molto defilate e poco conosciute. A Chicago non è più al Mall al Porto e quella in Thailandia è stata tolta l’anno scorso per fare posto al mondo Marvel e Star Wars», elenca Albertini.

Il rendering della statua con la base rialzata
Il rendering della statua con la base rialzata

Testimonial contro il cancro al seno

E la Giulietta dal seno forato è diventata anche testimonial di una campagna contro il cancro al seno. L’agenzia di comunicazione veronese Squee ha utilizzato un’immagine laterale della statua con con il messaggio, in bianco sul fondo scuro bronzo di Giulietta: «Il tumore al seno tocca chiunque. Prevenirlo tocca a te». «La notizia dell'usura al seno della statua di Giulietta ci ha molto colpito e ha generato questa nostra interpretazione per incentivare la prevenzione del tumore femminile», spiega Nicola Ludovici di Squee.

Ilaria Noro

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