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l'installazione luminosa in bra

«Brusa la vecia» senza falò, il messaggio arriva dalle luci: «Una festa la vita, viviamola insieme» / VIDEO

Buffolo: «Soluzione innovativa che rispetta la tradizione ed è al contempo sostenibile»
L'installazione luminosa in Bra accesa in occasione dell'Epifania (Marchiori)
L'installazione luminosa in Bra accesa in occasione dell'Epifania (Marchiori)
L'installazione luminosa in Bra (Marchiori)

Ore 18.30

“Una festa la vita, viviamola insieme”. Questo il messaggio che spicca nel finale della video installazione che, fino alla mezzanotte – e di nuovo domani, 7 gennaio, dalle 18 alla mezzanotte - sarà proiettata in piazza Bra per dire addio al 2023, e in particolare alle sue brutture, e accogliere con fiducia e la speranza di nuovi valori il nuovo anno appena iniziato. 

 

L'installazione luminosa in Bra accesa in occasione dell'Epifania (Marchiori)
L'installazione luminosa in Bra accesa in occasione dell'Epifania (Marchiori)

 

Violenza di genere, intolleranza, guerre, razzismo, diseguaglianze. Sono tra le parole peggiori e le ingiustizie più grandi che il nuovo anno, accolto ufficialmente nel salotto cittadino, vuole spazzare via e lasciarsi alle spalle, facendole ardere nel fuoco, pur se virtuale, per fare posto a valori quali stabilità, cura dell'ambiente, onestà, altruismo, amore e pace.

L'installazione, curata dallo studio milanese Castagna Ravelli e realizzata da Laser Entertainment rimpiazza il classico falò, assente per due anni in Bra sia a causa della pandemia che, oggi, per il negativo contributo che apporta all'innalzamento delle polveri sottili.

QUI IL VIDEO COMPLETO DELLA PERFORMANCE

 

Ore 16

La pioggia non ferma la  l'inaugurazione della videoinstallazione realizzata per l'Epifania 2024, che è confermata per oggi, sabato 6 gennaio, alle 18 in piazza Bra, alla presenza dell'assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo e di alcuni rappresentanti dell’Amministrazione.

 

4 gennaio 2024

Niente tradizionale falò in piazza Bra. Per l'amministrazione si tratta di una operazione troppo inquinante e non più in linea con la mutata sensibilità verso l’ambiente.

Perciò sabato 6 e domenica 7 gennaio davanti a Palazzo Barbieri farà bella mostra di sé una installazione artistica luminosa  che attraverso fasci di luce proietterà su uno schermo d’acqua un grande fuoco che brucerà simbolicamente l’anno appena trascorso. «Soluzione innovativa che rispetta la tradizione ed è al contempo sostenibile», spiega l'assessore Jacopo Buffolo ricordando che il vecchio falò manca dalla Bra da tre anni a causa del Covid e dell'inquinamento atmosferico.

L'inaugurazione

 L’inaugurazione è prevista per sabato alle 18, in caso di pioggia sarà spostata a domenica alla stessa ora. «Abbiamo lavorato per una soluzione sostenibile - prosegue Buffolo-. Quella del falò per l’evento ‘Brusa la vecia’ è diventata un’usanza sempre più difficile da riproporre, in ragione degli effetti sull’inquinamento atmosferico e alla mutata sensibilità rispetto al consumo e allo spreco di risorse energetiche».

E aggiunge: «Per garantirne lo svolgimento, coma Amministrazione abbiamo scelto quindi di valutare soluzioni alternative al falò ma in grado di riproporre una ritualità condivisa. Si tratta di una novità assoluta per la città, un’installazione sostenibile con fasci di luce che riprodurranno l’immagine di un fuoco, il tutto proiettato su uno schermo d’acqua».

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Ravelli e Laser Entertainment con il sostegno di Agsm Aim

La struttura, realizzata dalla ditta di Milano Laser Entertainment S.r.l. con direzione artistica dell’architetto e docente di Architettura al Politecnico di Milano Gianni Ravelli, uno dei più noti ‘artisti di luce’ italiani, consiste nella proiezione dinamica di uno schermo d’acqua di metri 16x8 di un grande fuoco che brucerà simbolicamente ciò che del 2023 si vuole lasciare alle spalle.

Il progetto è realizzato in collaborazione con Agsm Aim a conferma dell’impegno del Gruppo a favore della comunità veronese sostenendo un’iniziativa capace di promuovere il percorso verso la decarbonizzazione. «Il falò del 6 gennaio è una tradizione importante per Verona. E da questa tradizione siamo partiti, per rinnovarla, utilizzando un linguaggio contemporaneo – afferma l’architetto Gianni Ravelli-. Con un punto fermo: il rispetto per l’ambiente e per la persona. Dunque, niente più veri falò, che diffondono nell’aria polveri sottili inquinanti; e niente più roghi che bruciano - seppure simbolicamente - delle persone. Ma una grande parete d’acqua su cui viene proiettato un fuoco purificatore, che brucia l’anno vecchio con ciò che non vorremmo più vedere».

Lo studio milanese CastagnaRavelli (Paolo Castagna - Gianni Ravelli), si occupa di illuminazioni scenografiche, installazioni urbane, allestimenti museali e spettacoli, mescolando diversi linguaggi. Progetti realizzati a Milano, Roma, Spoleto, Torino, Beirut, Grenoble, Londra, Los Angeles, New York, Tokyo. Fra i progetti più importanti l’illuminazione interna ed esterna della Nuova Galleria Sabauda di Torino (2015), il Museo multimediale Federico II a Jesi (2017), l’installazione inLUCE, prodotta dal Corriere della Sera in collaborazione con la Scuola di Design del Politecnico e con il Policlinico di Milano (2019) e il progetto di allestimento e illuminazione per la mostra di Marc Quinn HISTORY NOW, durante la Biennale di Venezia 2022.

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