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Porto San Pancrazio

L'aggrediscono e le rapiscono il cane: giovane li rincorre e recupera l'animale

I malviventi le hanno anche chiesto un riscatto, ma la ragazza si è ribellata recuperando anche il cane. Poi la banda si è poi rifugiata all’Adige Docks
Donna a passeggio con il cane che viene rapito, ma lei rincorre la banda e lo recupera
Donna a passeggio con il cane che viene rapito, ma lei rincorre la banda e lo recupera
Donna a passeggio con il cane che viene rapito, ma lei rincorre la banda e lo recupera
Donna a passeggio con il cane che viene rapito, ma lei rincorre la banda e lo recupera

Quando l’amore per il proprio animale supera tutto. Lo sa bene la ragazza che la settimana scorsa è stata aggredita mentre era a passeggio con il suo cane a Porto San Pancrazio, in via Galileo Galilei, vicino a una clinica veterinaria, ed ha subito una tentata rapina del suo peloso per avere qualcosa in cambio come riscatto.

Lei non ci ha pensato due volte, nonostante fosse spuntato un coltello a rincorrere il malvivente ad avere una colluttazione con lui pur di recuperare il suo animale.

Via Galilei

La donna è stata avvicinata da un gruppo composto da quattro persone, presumibilmente nordafricane nei pressi delle ex Officine ferroviarie, oggi Adige Docks, ed uno dei componenti del gruppo, che poteva avere 20-25 anni, puntando un coltello all’animale, le ha strappato di mano il guinzaglio con cui teneva il cane.

Il gruppo si è diretto agli edifici abbandonati, ma la ragazza coraggiosamente lo ha inseguito per recuperare il cane.
Quando la giovane ha raggiunto il malvivente le ha dunque chiesto come riscatto il telefono cellulare. Ma lei invece si è ribellata e dopo una breve colluttazione è riuscita a scappare con il suo telefono e soprattutto con il suo cane.

La giovane ha trovato rifugio all’interno di un bar nelle adiacenze e da lì ha chiamato il 113 che ha inviato sul posto una Volante. I poliziotti hanno trovato la donna sotto choc, ma ha preferito non andare in ospedale per accertamenti. Del gruppetto nessuna traccia. Prevedendo che sarebbero arrivate le forze dell’ordine si sono dileguati.

L’ordinanza

A fine marzo, il Comune aveva emesso un’ordinanza che prevedeva che entro due settimane la proprietà di Adige Docks provvedesse ad effettuare ulteriori abbattimenti delle strutture non necessarie al progetto di recupero dell’area presentato al Comune; che venisse disposto un servizio di vigilanza continuativo e venissero installate due telecamere collegate con la centrale della Polizia locale poichè da anni l’area è riparo di delinquenti, spacciatori e ladri.

Già a novembre su richiesta dell’assessorato alla sicurezza e anche grazie ad una manifestazione di residenti davanti al cancello delle ex Officine in ottobre, l’azienda era stata diffidata a mettere in atto dispositivi di sicurezza visto che l’area abbandonata continua ad essere oggetto di fenomeni di occupazione abusiva e di microcriminalità.

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Le testimonianze

«Avevamo sentito che sarebbero iniziati i lavori, ma qui non si vede alcun cambiamento, anzi se possibile la situazione è pure peggiorata», dicono i residenti, «basta venire alla sera per vedere il via vai di gente che entra ed esce dagli edifici per vendere o acquistare droga. Non hanno alcun ritegno, agiscono indisturbati e noi non vediamo la fine di questa situazione pericolosa e potenzialmente esplosiva».

E ancora: «Un paio di settimane fa, due balordi che dormono alle Ex Officine hanno iniziato a camminare sopra le carrozzerie delle auto e a sputare addosso alle persone che passavano. Noi viviamo così, ogni giorno che tornando a casa possa succedere qualcosa di grave», conclude un’altra residente.

Alessandra Vaccari

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