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Terrorismo

Vacanze di Pasqua, primo test sicurezza. Anche al Catullo sale l’allerta

Dopo l'attentato di Mosca, sale l'attenzione. Militari di Strade sicure all'aeroporto, l'Intelligence monitora il web
Polizia all'aeroporto Catullo
Polizia all'aeroporto Catullo
Polizia all'aeroporto Catullo
Polizia all'aeroporto Catullo

Il primo test sulla sicurezza dopo l’attentato a Mosca comincia con questo week end di vacanze pasquali. Il Viminale ha disposto, anche in vista delle prossime festività un’intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle forze di polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, alla luce di un loro eventuale aggiornamento. Oggi pomeriggio, come di consueto il mercoledì, si riunirà in prefettura il Comitato ordine pubblico e e sicurezza locale.

Saranno migliaia i turisti che si riverseranno in città, soprattutto italiani com’è emerso da uno studio pubblicato sul nostro quotidiano nei giorni scorsi. Quindi le stazioni e lo scalo aeroportuale saranno sorvegliati speciali.

 

Aeroporto Catullo

«Abbiamo alzato ulteriormente le misure di sicurezza», spiega il dirigente della polizia di Frontiera, Roberto Salvo, «soprattutto nei giorni in cui abbiamo i voli su Tel Aviv. In quelle giornate ci sono in supporto anche i militari di Strade sicure a controllare. Si vigila sia all’interno dello scalo che all’esterno. Ed in questo periodo di Pasqua l’allerta è massima con l’aiuto anche della vigilanza privata agli imbarchi», conclude Salvo.

 

Intelligence

Nel corso della riunione che lunedì s’è tenuta al Viminale è stata evidenziata l’importanza di proseguire l’attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della Intelligence per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale. A livello nazionale questa attività di prevenzione ha consentito, dal 7 ottobre 2023 ad oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del ministro dell’Interno. Nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal ministro dell’Interno.

 

Radicalizzazione

Sono svariati i fronti da tenere monitorati, non ultimo, come ha evidenziato il questore Roberto Massucci nell’intervista pubblicata domenica, quello del pericolo della radicalizzazione. Nella casa circondariale veronese c’è un unico soggetto che legge il Corano in ogni momento e porta la barba molto lunga. Allo stato attuale è sorvegliato nell’infermeria, perchè non è chiaro se si tratti di un radicalizzato o di una persona con problemi psichiatrici, lui è detenuto per violenza nei confronti dei vicini di casa. Sosteneva che la donna del vicino fosse la sua. Ci sono poi altri tre soggetti, più praticanti degli altri.

 

Il carcere

Il carcere è storicamente un luogo dove persone particolarmente ricettive possono essere reclutate. Negli anni del terrorismo italiano, i Nuclei armati proletari reclutavano tra i detenuti per crimini comuni. Il rischio dunque è che soggetti arrivati in Italia con grandi aspettative e che poi siano andati dentro e fuori dal carcere possano vedere nella radicalizzazione un modo per riscattarsi e vendicarsi per non aver ottenuto in Italia quello che si aspettavano. Il rischio vero sono i cani sciolti, quelli non militarizzati che magari decidano di colpire come fece anni fa l’uomo che dopo aver rubato il furgone di gelati fece la strage sulla promenade di Nizza.

Alessandra Vaccari

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