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non solo un minuto di silenzio

Striscioni, post-it e sondaggi anonimi: anche le scuole in campo contro la discriminazione di genere

Lee iniziative di docenti e studenti delle scuole veronesi
Lo striscione appeso al balcone del Liceo Artistico Nani Boccioni (Perina)
Lo striscione appeso al balcone del Liceo Artistico Nani Boccioni (Perina)
Lo striscione appeso al balcone del Liceo Artistico Nani Boccioni (Perina)
Lo striscione appeso al balcone del Liceo Artistico Nani Boccioni (Perina)

Il ricordo di Giulia Cecchettin non si è limitato all’università: anche le scuole sono in prima linea per commemorare la ventiduenne di Vigonovo, studentessa all’ateneo di Padova, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato dopo una settimana di latitanza.

Docenti e alunni si sono spinti ben oltre il minuto di silenzio osservato questa mattina (21 novembre) in classe e hanno rilanciato iniziative per sensibilizzare contro la discriminazione e la violenza di genere.

«L'amore vero non umilia, non delude, non calpesta, l’amore vero non urla, non picchia, non uccide», recita uno striscione esposto sulla facciata del liceo artistico statale di Verona.

Quest’ultimo femminicidio, che aggiunge il nome di Giulia a quello di altre 104 donne uccise da inizio anno per mano di un uomo, ha fortemente colpito anche gli studenti veronesi, che portano il ricordo di questa giovane come un simbolo delle attività organizzate nelle loro scuole per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sarà portata come un simbolo, affinché di femminicidi non ce ne siano più.

Scarpe rosse all'ingresso di un liceo
Scarpe rosse all'ingresso di un liceo

Dal liceo Artistico, al Copernico-Pasoli, all'alberghiero Berti

«Anche se non la conoscevamo, Giulia poteva essere una nostra studentessa, una compagna di classe, un’amica, una parente. Ci sentiamo tutti più soli», afferma Elena Tobaldini, docente dell’istituto Copernico-Pasoli di San Michele, che in queste ore ha raccolto le idee proposte dagli alunni per ricordare Giulia nell’ambito delle celebrazioni per il 25 novembre.

«Sulla pagina Instagram della scuola verrà lanciata l’iniziativa “Lascia una frase o un segno per Giulia e le altre”.

L’idea è di attaccare dei post-it sulle panchine rosse antiviolenza installate nei plessi del liceo Copernico e dell’istituto tecnico Pasoli, oppure un fiore o un altro segno pensato dalle classi o dai singoli», spiega.

Anche all’alberghiero Berti verrà adottata una iniziativa simile, con gli studenti e le studentesse invitati a scrivere pensieri per Giulia che poi verranno appesi a uno degli alberi piantati nel Giardino dei Giusti inaugurato di recente.

 

Gli studenti del Copernico-Pasoli hanno proposto anche di lanciare un sondaggio anonimo per avere un’idea di quanto la discriminazione e la violenza di genere siano presenti tra i ragazzi della loro età. Invece, nel ricordo di Giulia e di tutte le altre vittime della violenza di genere, allo scientifico Galieli verrà inaugurata una panchina rossa. Molte altre scuole si stanno mobilitando per tenere alta l’attenzione su questo fenomeno.

Laura Perina

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