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LA VICENDA GIUDIZIARIA

Strage di piazza della Loggia, chiesto il processo per i veronesi Zorzi e Toffaloni

di Mario Pari
Secondo l'accusa sarebbero i presunti esecutori. Entrambi frequentavano ai tempi gli ambienti dell'estrema destra veronese e avrebbero avuto legami con il territorio bresciano

Nelle ore in cui si attende di conoscere il destino di Maurizio Tramonte e dell’istanza di revisione del processo in cui è stato condannato all’ergastolo, un’altra notizia trapela sulla strage di piazza della Loggia a Brescia, eccidio che il 28 maggio del 1974 provocò otto morti e più di cento feriti. La Procura della Repubblica e quella dei minori di Brescia hanno chiesto il rinvio a giudizio, rispettivamente, per Roberto Zorzi e Marco Toffaloni.

Sono ritenuti i presunti esecutori

Sono accusati di concorso in strage: secondo la ricostruzione accusatoria, sarebbero i presunti esecutori.

Roberto Zorzi vive negli Stati Uniti, Marco Toffaloni in Svizzera. Le indagini nei loro confronti sono state chiuse nello scorso dicembre e riguardano quello che dagli inquirenti è definito il «filone veronese». Entrambi gli indagati frequentavano infatti gli ambienti dell’estrema destra della città scaligera; entrambi però avrebbero avuto legami con il territorio bresciano.

Toffaloni è finito nei guai in seguito alle dichiarazioni del collaboratore Giampaolo Stimamiglio, che agli inquirenti riferì che Toffaloni gli avrebbe detto d’aver ricoperto «un ruolo non marginale nella strage di piazza della Loggia».

Roberto Zorzi aveva contatti nel Bresciano. Fu ai funerali di Silvio Ferrari, il giovane morto, per l’esplosione di una bomba che stava trasportando in vespa, pochi giorni prima della strage.

 

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