<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La conferenza stampa

Spettacoli, in 6mila in Arena. Borgonzoni: «Ma puntiamo alla piena capienza in via sperimentale»

Resta il nodo coprifuoco ma il sottosegretario è fiducioso che sarà revocato per l'estate
Conferenza stampa con Sboarina, Mazzi e Borgonzoni
Conferenza stampa con Sboarina, Mazzi e Borgonzoni
Federico Sboarina - 8 maggio 2021

Novità per la questione spettacoli in Arena.  Nei giorni scorsi, il sindaco di Verona, Federico Sboarina, insieme all'amministratore delegato della Arena di Verona Srl e direttore artistico per i concerti “live” e gli eventi TV all’Arena, Gianmarco Mazzi, aveva lanciato un appello ad aprire l'Arena a seimila spettatori per eventi fino alla mezzanotte.

 

Ebbene, oggi, in streaming dalla sala Pasetto del Comune, Sboarina e il sottosegretario alla Cultura  Lucia Borgonzoni, hanno annunciato che in Arena potranno entrare 6mila persone, ma si punta alla capienza piena. L'Arena sarà infatti, anche se tutti i dettagli sono da definire, il centro di  una sperimentazione nazionale.

 

Resta il nodo del coprifuoco, ma il sottosegretario è fiducioso che sarà revocato per l'inizio della stagione dei concerti.

 

LA DIRETTA

Sboarina: «Siamo qui con il sottosegretario Borgonzoni perché da settimane stiamo lavorando a un progetto. Lucia ha tenuto rapporti con tutti gli organi preposti a livello  nazionale per fa sì che l'Arena diventi il più grande teatro d'Italia, per aumentare la capienza in via sperimentale. Questo per fa sì che si possa avere la capienza massima in anfiteatro», spiega il sindaco sottolineando che c'è l'ok per le 6mila persone, manca solo l'autorizzazione ufficiale della Regione.

 

Borgonzoni: «Tutto è nato quando il sindaco mi ha chiamato per dirmi che stava facendo uno studio sull'Arena. Ho così chiamato il ministro Speranza e abbiamo cominciato un dialogo insieme a Franceschini. Ci sembrava impossibile che quest'anno non potessero entrare in Arena nemmeno le persone che invece lo scorso anno sono potute entrare. Poi si è deciso di dare alle Regioni la possibilità di derogare alla norma nazionale arrivando a 6mila. Solo mille persone in Arena vuol dire chiudere Verona non solo l'Arena. Poi abbiamo visto le sperimentazioni in Spagna (zero contagi con 5mila persone) e abbiamo iniziato a dialogare con l'Istituto superiore di Sanità che ci aveva dato l'ok per una sperimentazione a 6mila persone. Così ci siamo sentiti e abbiamo cominciato a pensare di chiedere la capienza massima, per far diventare l'Arena un esempio, non solo italiano, per tutte le nazioni non covid-free. E io penso che sicuramente ci riusciremo. Ovviamente, il tutto in massima sicurezza per chi frequenterà l'Arena.»

 

Sboarina: «Vorremmo non fermarci quindi ai 6mila spettatori. Chiaro che puntiamo alla capienza piena perché tutti gli spettacoli che Gianmarco Mazzi porta in Arena fanno il sold out. Questa sperimentazione può essere fatta solo se i biglietti non sono già stati messi in vendita, proprio perché lo spettatore deve essere informato»

 

Mazzi: «Questo obiettivo io l'ho chiamato "kapkop", una sorta di grido di battaglia, ovvero capienza piena-coprifuoco. Non è finita, continuiamo a batterci. Il 31 agosto, Rtl si è spinto a voler fare il primo evento Power Hits a capienza piena e covid-free. La notizia delle 6mila persone in Arena è importante in chiave dell'evento de Il Volo del 5 giugno, che sarà in diretta in tutto il mondo, e dovrà dare l'immagine per l'Italia incoraggiante per il turismo»

 

Borgonzoni: «Se qualcuno pensasse di tenere follemente il coprifuoco, ci auguriamo arrivi la certezza che il biglietto dell'evento valga come lasciapassare per rientrare a casa oltre le 22. Io sono convinta che non ci sarà più il coprifuoco per quando ci saranno questi eventi, ma è chiaro che chi organizza ha bisogno di saperlo adesso. Cercheremo di stringere il più possibile i tempi per portare il prima possibile l'Arena a capienza piena».

 

Sboarina: «Rispetto alla sperimentazione, che parte da questo protocollo di 55 pagine che primi tra tutti ci siamo adoperati a preparare, più riusciamo ad ottenere, prima la città tornerà a vivere. Siccome l'Arena è un simbolo a livello internazionale, tutto questo studio è a disposizione di tutti i teatri italiani»

 

Borgonzoni: «Questione tamponi all'uscita? Varie case farmaceutiche si sono proposte per questa sperimentazione, compresa la gestione di file e tempistiche. Il problema quindi non c'è soprattutto perché l'Arena ha la fortuna di avere grandi spazi esterni. Ovviamente andiamo a step perché nessuno di noi vuole trovarsi di fronte a una sperimentazione con esito negativo, per capire quante persone possono stare unite con la mascherina, poi valuteremo una sperimentazione senza mascherina come quella fatta a Liverpool dove però la situazione vaccini è ben diversa»

 

 

Leggi anche
L'appello: «In Arena, in seimila fino a mezzanotte. Ci sono 10 buone ragioni per aprire al pubblico»

Giorgia Cozzolino

Suggerimenti