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Lo striscione del Bentegodi

Sboarina: «Sulla guerra non si deve ironizzare, ma niente macchina del fango sulla città»

«Sulla guerra non si deve ironizzare. Io ho visto personalmente il terrore negli occhi di donne e bambini che stiamo accogliendo, in fuga da una guerra che è solo a qualche ora di macchina da casa nostra».

In una nota il sindaco Federico Sboarina condanna lo striscione apparso nottetempo al Bentegodi prima di Verona-Napoli, nel quale si danno le coordinate della città di Napoli a russi e ucraini.

«Gli sfottò tra le tifoserie sono sempre esistiti», continua il sindaco, «ma oggi lo striscione esposto non ha il sapore della goliardia perché tira in ballo una tragedia su cui non si può scherzare. Tanto più a Verona, dove l'accoglienza, la solidarietà e il cuore dei veronesi sono stati grandi. Allo stesso tempo però rispedisco con decisione al mittente le solite e stucchevoli accuse rivolte a Verona.

 

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Fin troppe volte singoli episodi sono stati strumentalizzati e trasformati in macchina del fango sulla tifoseria e su una città intera. Addirittura oggi c'è chi, come tale Gabriella Peluso (esponente di Fratelli d'Italia, partito di cui fa parte Sboarina, che chiede che il Verona venga retrocesso), che chiede assurde penalizzazioni nei confronti dell'Hellas addirittura la retrocessione, lo fa solo per far parlare di sé, meglio che si occupi di altro e non della nostra città».

 

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