<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
RIFIUTI, VIAGGIO IN CITTÀ

Veronetta, fra la sporcizia a Porta Vescovo e la rinascita della galleria XX Settembre

La rigenerazione urbana ha ripulito aree, ma residenti e commercianti denunciano: «Immondizia abbandonata ovunque, serve il porta a porta»
Cassonetti che traboccano in vicolo Madonnina a Veronetta
Cassonetti che traboccano in vicolo Madonnina a Veronetta
Cassonetti che traboccano in vicolo Madonnina a Veronetta
Cassonetti che traboccano in vicolo Madonnina a Veronetta

Non è all’interno dell’ansa dell’Adige, meta del turismo di massa che irrompe nei fine settimana e nei giorni festivi travolgendo vari punti della città antica e lasciando dietro di sé un’allarmante scia di bidoni traboccanti e di cestini stipati di rifiuti che cadono a terra, sporcando e dando una pessima immagine del centro. Ma non è nemmeno periferia, trovandosi a pochi passi dalla Ztl.

Inizia da qui, da Veronetta, il giro nei quartieri e nei rioni cittadini per capirne lo stato di salute, o meno, riguardo gestione dei rifiuti, pulizia, decoro. In passato è stato spesso considerato quartiere maglia nera della città, per questo e altri aspetti. Ma ora? Ci sono luci e ombre.

Leggi anche
Verona, città sporca o pulita? Ecco la mappa del degrado

Nuove attività riempiono vuoti che creavano degrado

Il fiorire di nuove attività, artigianali, ricreative, locali universitari e non, ha contribuito a riempire molti vani vuoti che creavano degrado e richiamavano sporcizia, risollevando, animando e di fatto ripulendo vie e vicoli, marciapiede e spazi comuni. D’altro canto, rimangono zone e punti ancora critici. E in tal senso, la mappa della sporcizia spesso coincide con quella del degrado.

Da Alto San Nazaro ai Bastioni delle Maddalene, a ridosso di Porta Vescovo e vicino al “lato B” del teatro Camploy: qui la sporcizia è fatta di lattine e bottiglie di alcolici vuote e abbandonate a terra, siringhe, vetri rotti, cartine di alluminio utilizzate per consumare droga. E ancora, deiezioni – canine e non – lasciate impunemente a terra. Istantanee che si ripresentavano pressoché immutate anche ieri. C’è poi la questione dei rifiuti abbandonati a ridosso dei bidoni che, anche quando non traboccano, hanno disseminati a terra e intorno cartoni, cartacce, veri e propri sacchi dell’immondizia.

Alto San Nazaro
Alto San Nazaro

Inciviltà e incuria

Di più, spesso ci sono anche rifiuti ingombranti di varia natura: materassi, vecchi pezzi d’arredo, sedie rotte, comodini, assi di legno. Tanto che tra i commercianti c’è chi auspica che anche qui a Veronetta, come già accade in centro storico, possa essere attivata la raccolta porta a porta almeno per alcuni materiali e per gli esercizi commerciali.

«Ogni giorno ci sono persone che abbandonano i cartoni delle merci fuori dai cassonetti senza nemmeno verificare se siano pieni o vuoti. È una vergogna. Ho fatto spesso presente la questione ai diretti interessati ma senza effetto», spiega Giuseppe Lazzarin, titolare del negozio di articoli per l’illuminazione di via San Nazaro. Ieri, essendo lunedì, vicino ai bidoni non c’erano cartoni non piegati e abbandonati a terra. Tuttavia, la sporcizia intorno ma anche sotto ai cassonetti era evidente in più punti: nei bidoni di Salita San Sepolcro ad Alto San Nazaro.

Nemmeno una cartaccia a terra, invece, nella galleria che a pochi passi da piazzetta Santa Toscana collega via XX Settembre a via Cantarane. Una bella sorpresa considerato che fino ad alcuni anni fa questo passaggio privato a uso pedonale era additato come uno dei punti meno raccomandabili di Veronetta, tanto che molti avrebbero voluto transennarlo impedendone il transito anche pedonale.

Via Santa Marta sul retro del teatro Camploy
Via Santa Marta sul retro del teatro Camploy

Droga e insicurezza

Un altro punto dolente, invece, è Porta Vescovo. Il passaggio pedonale che attraversa il monumento e permette di collegare la città dentro e fuori le Mura, è spesso sporco e maleodorante. Essendo scuro e in parte nascosto alla vista viene utilizzato come vespasiano e non solo. «Purtroppo spesso vediamo individui che si drogano», spiega Marchiori del Simeon de l’Isolo. Fuori dalle Mura, invece, dove uno dei due sottopassi è stato tombato proprio per evitare l’accumularsi di sporcizia, la situazione è decisamente migliorata.

Lo stesso non si può dire nella vicinissima area interna alle Mura. Qui categorica era ed è Cristiana Leiter, residente a pochi passi dall’ex Caserma Santa Marta che l’anno scorso con un gruppo di residenti aveva dato vita alla pulizia spontanea del rione, tra zona universitaria e bastione delle Maddalene. Azioni sporadiche che si sono poi organizzate anche con la collaborazione di Amia.

Rifiuti ingombranti in vicolo Madonnina
Rifiuti ingombranti in vicolo Madonnina

Non basta la buona volontà di pochi

A distanza di oltre un anno, le abbiamo chiesto se le criticità fossero state risolte, se la situazione fosse migliorata. «Assolutamente no. C’è stata una presa in carico iniziale, con una ripulita. Poi tutto come prima se non peggio. Io fortunatamente sono spesso fuori città ma nel quartiere il malcontento è forte. Ora che con il bel tempo si inizierà a tenere le finestre aperte, tra sporcizia e odori, sarà peggio», denuncia Leiter.

«Era molto meglio un decennio fa perché c’era meno gente. E anche l’educazione era diversa, oggi sembra che manchino del tutto sensibilità ambientale e senso civico. È necessaria una presa di posizione forte oltre che più controlli e servizi di pulizia. Il porta a porta qui non funzionerebbe mai: nessuno seguirebbe le direttive», è convinta Leiter che propone anche informazioni chiare in più lingue sui cassonetti.

Leggi anche
Porta Vescovo, ramazze alla mano due donne ripuliscono le strade dall’immondizia

Ilaria Noro

Suggerimenti