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Ennesimo grave episodio sui bus

«Qui devi tenere la mascherina». E la ragazza aggredisce l’autista

di Alessandra Vaccari
Ha reagito anche ai carabinieri ed è stata arrestata e denunciata
L’intervento Il presidente di Atv Bettarello interviene sulle aggressioni
L’intervento Il presidente di Atv Bettarello interviene sulle aggressioni
L’intervento Il presidente di Atv Bettarello interviene sulle aggressioni
L’intervento Il presidente di Atv Bettarello interviene sulle aggressioni

Alla vigilia dello sciopero nazionale proclamato unitariamente dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro dalle 16 alle 24 di oggi, «in considerazione delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale negli ultimi mesi», mercoledì si è registrato l’ennesimo episodio di aggressione nei confronti dell’autista di un bus.

È accaduto a Garda, al conducente della linea 163 che è quella che da Verona va a Garda, e poi diventa 484 per proseguire per Riva. Erano circa le 19.20 quando a Bardolino è salita sul bus una ragazza nota per comportamenti provocatori e maleducati. La giovane non indossava la mascherina ed il conducente l’ha invitata ad indossarla. Poco dopo l’ha abbassata. Arrivati a Garda, l’autista ha di nuovo intimato alla ragazza di mettere la mascherina, come prevede la normativa contro la diffusione del Covid, ma lei in tutta risposta ha alzato il volume della musica che stava ascoltando. Il conducente le ha detto di abbassare il volume e di mostrare il biglietto. Ma la giovane non ce l’aveva. E mentre l’uomo ha allungato il braccio per farsi dare il ticket, la ragazzina lo ha graffiato.

Momenti concitati sul bus, arrivano i carabinieri

Poi ha iniziato ad insultare e a dare in escandescenza. Per questo, l’autista, che aveva visto transitando che in zona c’era una pattuglia dei carabinieri, li ha chiamati. La situazione è dunque degenerata, perché quando la ragazza ha visto arrivare la pattuglia ha dato una scarpata in pancia all’autista e si è ribellata anche ai carabinieri che sono stati costretti ad ammanettarla per contenerla fino all’arrivo di un’ambulanza. La giovane è stata dunque arrestata per resistenza a pubblico ufficiale e denunciata dall’Atv per interruzione di pubblico servizio.

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Atv: «Solidarietà al nostro autista e investimenti in sicurezza»

«Nel condannare fermamente questo episodio, voglio esprimere al nostro autista la vicinanza e la solidarietà di tutta l'azienda, con l'augurio di rimettersi in salute quanto prima», ha commentato il presidente di Atv Massimo Bettarello, «siamo consapevoli che il nostro personale di guida si trova ad operare in un contesto sempre più esasperato, dove maleducazione, aggressività e talvolta violenza, sono sempre più accentuate. Per questo già da tempo abbiamo investito importanti risorse nel potenziamento dei controlli a bordo e nel presidio delle linee più a rischio. Ricordo infatti che, oltre al nostro personale di verifica e alle squadre di guardie giurate, abbiamo incaricato anche un'agenzia privata che mette a disposizione operatori con funzioni di security presenti a rotazione sulle linee dove ci vengono segnalate situazioni di maggior criticità. Purtroppo ci è impossibile controllare quello che succede su tutte le 4mila corse che ogni giorno vengono effettuate tra città e provincia, ma continueremo a dare la massima priorità alla sicurezza, ringraziando anche le forze dell'ordine per la disponibilità e l'importante contributo di collaborazione che ci danno ogni giorno».

Nel 2022, nove denunce e una cinquantina di segnalazioni

Nel corso del 2022 sono state 9 le denunce per interruzione di pubblico servizio presentate da Atv a seguito di comportamenti aggressivi da parte dell'utenza. Ulteriori 4 denunce per aggressione sono state presentate direttamente da conducenti, ma sono una cinquantina le segnalazioni presentate dagli autisti per danneggiamenti o episodi violenti, potenzialmente pericolosi anche se non sfociati in denuncia. Ma il fenomeno non accenna a diminuire. Per questo oggi si tiene lo sciopero di sensibilizzazione sul problema e di richiesta da parte di datori di lavoro e governo di trovare soluzioni. «Chiediamo un intervento sinergico e concreto che coinvolga il legislatore, le aziende e le istituzioni a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori», dicono le organizzazioni sindacali, «e occorre dare immediata attuazione al protocollo sulla sicurezza sottoscritto a marzo con i ministeri competenti». •

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