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Quarantadue incidenti in dieci giorni, Altamura: «Serve più prevenzione»

ll comandante Luigi Altamura sul luogo di un incidente
ll comandante Luigi Altamura sul luogo di un incidente
ll comandante Luigi Altamura sul luogo di un incidente
ll comandante Luigi Altamura sul luogo di un incidente

Scontro frontale, scontro laterale, tamponamento, scontro frontale laterale. Lunedì è stata una giornata nera per gli incidenti. Per le statistiche, nei primi dieci giorni del mese di agosto, sono stati 42 gli incidenti cittadini. Moto contro auto, scooter contro auto, cadute autonome, segnali stradali abbattuti. Bisogna tornare a fare prevenzione. Bisogna tornare con le pattuglie in strada e fare controlli. Di pari passo con l’educazione stradale. Non ha dubbi il comandante della polizia locale Luigi Altamura, dopo la scia di sangue che ha caratterizzato le ultime settimane. Minori feriti gravi, decessi, alcol alla guida. Bisogna fermarsi e prendere provvedimenti. E anche il Comune ha in serbo una serie di iniziative.

«Sono tre le cause principali degli incidenti stradali cittadini. La prima è la distrazione, gente che svolta dove non deve, che manca di dare la precedenza e che utilizza il cellulare alla guida. La seconda causa è quella di alterazioni da alcol e/o droga. Negli incidenti rilevati quest’anno, si evidenzia un 25 per cento in più di conducenti ubriachi. L’alcol alla guida è tornato prepotentemente tra i giovani, che invece erano quelli che per un periodo sono stati molto rispettosi e si organizzavano con il conducente che non beveva. La terza causa è l’eccesso di velocità, soprattutto di sera e di notte. E anche su questo dobbiamo agire perché, mutuando una frase del comandante della Stradale, Girolamo Lacquaniti, la patente non è un diritto, la patente si conquista un giorno dopo l’altro. E chi viene fotografato dall’autovelox e poi cerca di sostenere che alla guida c’era un parente novantenne, magari in casa di riposo, sappia che noi facciamo accertamenti anche su questo e si rischiano denunce».

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I controlli stradali sono diminuiti negli anni. Ormai è raro vedere blocchi durante la notte. Un tempo erano schedulati quasi ogni fine settimana. Erano una forma di prevenzione, certo non la soluzione, ma le divise in strada funzionano sempre da deterrente. Secondo il comandante Altamura inoltre i genitori debbono parlare di più con i figli: «In casa ho due figli patentati. Ogni volta che escono sottolineo loro di guidare piano, di non bere, di rispettare le segnaletiche. So bene che possono sembrare parole al vento, ma spero che sotto sotto qualcosa resti, serve una vera e propria svolta culturale».

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Ed è in crescita anche l’aggressività stradale: «Ogni incidente che viene rilevato è sempre più complesso, serve davvero un cambio di passo culturale», conclude il comandante. Un aumento preoccupante «Il fenomeno è alla nostra attenzione», spiega l’assessore alla sicurezza Stefania Zivelonghi, «è un fenomeno rilevante che non va trascurato. La situazione balza all’occhio e riguarda tutti noi, considerata anche la trasversalità dell’età delle persone coinvolte negli incidenti». E aggiunge: «Le telecamere cittadine, che abbiamo intenzione di integrare, ci aiutano nella ricostruzione dei sinistri, ma resta fondamentale la prevenzione. Non c’è soltanto l’alcol al volante, la parte predominante nelle causa di incidenti è la disattenzione, non lo stato psicofisico alterato. Anche oggi ci siamo incontrati con il comandante Altamura, che in tempo reale mi relaziona sugli incidenti che avvengono in città, e abbiamo pianificato la ripresa degli incontri legati alla sicurezza nelle scuole. Negli ultimi due anni ce ne sono stati meno perchè le priorità sono state oggettivamente altre con la pandemia, la didattica a distanza», aggiunge l’assessore, «ora con la riapertura delle scuole, con una mobilità più consistente e con i tanti cantieri che apriranno, sarà necessario che ciascuno di noi cittadini faccia la propria parte, considerando anche gli utenti deboli, che si muovono in moto o in bici e chi va a piedi».

Alessandra Vaccari

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