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Est veronese

Accusato di abusi sessuali sulle due figlie, cinquantenne a processo

Le figlie avevano rispettivamente 12 e 9 anni

Mentre ieri le famiglie veronesi celebravano la festa del papà, in onore dell’amore paterno e del ruolo fondamentale che questa figura ricopre per i figli, in tribunale si discuteva l’ennesimo caso di abusi sessuali in famiglia. Un cinquantenne è stato rinviato a giudizio con la pesante accusa di violenza sessuale nei confronti delle due figlie, una all’epoca dodicenne e l’altra ancora più piccola. 


Accuse pesantissime

Sarebbe stata proprio quest’ultima a risentire maggiormente delle presunte molestie. Secondo gli inquirenti, il cinquantenne avrebbe iniziato a rivolgere le proprie attenzioni morbose nei confronti della piccola nel 2015, quando questa aveva solo 9 anni. All’inizio si trattava di «semplici» palpeggiamenti: l’uomo allungava le mani verso le parti intime della figlia. Poi le molestie sarebbero diventate via via più pesanti fino ad arrivare a un rapporto completo. Tutto ciò all’interno della loro casa, un appartamento in un paese dell’Est Veronese (di cui omettiamo il nome per tutelare l’anonimato delle due ragazzine). 
Il cinquantenne (difeso dall’avvocato Monica Giatti) è accusato anche di un episodio di molestie nei confronti della sorella maggiore, che avrebbe palpeggiato sul fondoschiena, sopra i vestiti.
Episodi di cui la madre è rimasta all’oscuro fino al gennaio del 2021, dopo la separazione dal marito. Solo allora la ragazzina più piccola ha trovato il coraggio di confidarsi con la madre, raccontandole i fatti di cui era stata vittima.

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La denuncia e il processo

La donna ha quindi sporto denuncia nei confronti dell’ex marito e le due ragazzine sono state sentite dagli inquirenti in modalità protetta. In seguito la figlia più piccola per un periodo è stata seguita da un centro terapeutico per minori vittime di abusi, poi è stata ricoverata a Villa Santa Giuliana per episodi di autolesionismo e perché avrebbe cercato di togliersi la vita.
L’uomo, irreperibile fino a pochi giorni fa, è stato rintracciato sul territorio italiano: così l’udienza preliminare è potuta ripartire. Ieri le due figlie e l’ex moglie si sono costituite parte civile con gli avvocati Giuseppe Trimeloni, Francesco Longhi e Anthea Castelli.

Il giudice Maria Cecilia Vitolla ha rinviato a giudizio il cinquantenne: il processo si aprirà a metà giugno davanti al tribunale collegiale. 

Manuela Trevisani
manuela.trevisani@larena.it

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