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malcontento dei commercianti

Porta Borsari, il cantiere anti-allagamenti aperto fino a marzo

E lungadige Panvinio resta off limits. Ritrovati anche alcuni reperti durante la posa di una condotta. Acque Veronesi: «Ma l'intervento procede come da programma»
Il cantiere a Porta Borsari
Il cantiere a Porta Borsari
Il cantiere a Porta Borsari
Il cantiere a Porta Borsari

Porta Borsari sarà imbrigliata da paratie e attrezzi da lavoro fino alla prossima primavera. Il cantiere realizzato da Acque Veronesi e finanziato dalla Regione con due milioni e centomila euro per prevenire il rischio allagamenti è in corso e il cronoprogramma indica marzo 2023 come termine ultimo per i lavori. Fino a tale data, dunque, la Porta romana all’epoca principale ingresso alla città per i molti che vi arrivavano percorrendo la via Postumia, rimarrà a ridosso del perimetro lavori. E la viabilità su lungadige Panvinio, uno degli accessi sorvegliati alla Ztl, non potrà essere ripristinata.

Il lavori per prevenire gli allagamenti in zona Porta Borsari

Quando il cantiere era stato presentato, circa un anno fa, nella sede dell’ordine degli Ingegneri prima e in Comune poi, la durata lavori indicata era di sei mesi. Iniziati lo scorso gennaio, con l’estate sarebbero dunque dovuti essere un ricordo. Invece, l’attuazione proseguirà per parecchi mesi ancora. Del resto, l’obiettivo è ambizioso: risolvere una volta per tutte il problema degli allagamenti nella piazzetta antistante la Porta che a fronte dei violenti acquazzoni degli anni scorsi più volte si è trasformata in una vera e propria vasca, con tutti i danni che ne sono conseguiti.

E il progetto è innovativo: consiste principalmente nella posa di una condotta del diametro di 1,2 metri, grazie a cui le acque meteoriche provenienti da corso Cavour, via Diaz, via Cantore, via Oberdan e corso Portoni Borsari verranno intercettate e collettate direttamente in Adige, aumentando la capacità di drenare le acque meteoriche fino a 6mila litri al minuto: tre volte tanto la portata delle attuali condotte.

Il malcontento per il prolungarsi del cantiere

Tuttavia, tra commercianti e residenti della zona è palpabile il malcontento per il prolungarsi del cantiere e dunque degli inevitabili disagi. Senza contare il fatto che si tratta di uno dei siti turistici tra i più visitati e fotografati del centro città.

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«In realtà, sei mesi riguardavano la parte di cantiere impattante sulla viabilità. L’intervento procede come da programma», spiega però Acque Veronesi che in una nota scritta aggiorna sullo stato dei lavori.

Lo stato dei lavori: il tunnel fino all'Adige e la posa della condotta

Nel dettaglio, in questa fase gli operai sono all’opera per completare il tratto sotterraneo in direzione Adige, il cui arrivo è previsto a breve. Acque Veronesi sta lavorando dentro il pozzo di spinta con il sistema no-dig; la macchina spingi tubo che permette di proseguire i lavori sotto il manto stradale senza creare disagi alla viabilità. Una volta raggiunta l’uscita in Adige, si dovrà ulteriormente approfondire il pozzo di spinta e orientare poi la macchina in senso opposto per completare il lavoro.

E non è tutto. Se l’obiettivo è di finire il tunnel per Natale, successivamente dovranno essere installate le griglie per la raccolta delle acque meteoriche su corso Cavour e via Diaz. Rimane poi un ulteriore intervento per il quale sarà nuovamente necessario, per poco meno di un mese circa, mettere mano alla viabilità su Corso Cavour con semaforo e senso unico alternato. Si tratta della posa di una condotta.

«È l’unica parte che ha subito rallentamenti, dovuti ad alcuni ritrovamenti archeologici. La zona transennata vicino a Porta Borsari è notevolmente ridotta, per essere meno impattante anche perché lì di fatto attualmente non stiamo lavorando», spiega Silvio Peroni, direttore generale di Acque Veronesi. Questo intervento non è ancora calendarizzato: la data di ripresa dei lavori verrà concordata con Comune e polizia locale, tenendo conto delle richieste delle attività commerciali della zona. Se l’ideale sarebbe riprendere durante le vacanze di Natale, a scuole chiuse, esercenti e commercianti della zona già sul piede di guerra per il protrarsi del cantiere, si sono detti nettamente contrari.

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Ilaria Noro

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