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Grezzana

Valpantena, due ponti da rifare sulla sp6

di Alessandra Scolari
Il ponte di via Marconi a Grezzana
Il ponte di via Marconi a Grezzana
Il ponte di via Marconi a Grezzana
Il ponte di via Marconi a Grezzana

Flavio Pasini, presidente della Provincia di Verona, ha incontrato in sala consiliare il sindaco Arturo Alberti e sindaci della Lessinia centrale: Claudio Melotti di Bosco Chiesanuova, Antonio Bertaso di Cerro, Lucio Campedelli di Erbezzo, Italo Bonomi di San Mauro di Saline, Raffaele Campostrini di Sant'Anna d'Alfaedo e Marco Antonio Cappelletti di Selva di Progno.

L'appuntamento faceva parte degli incontri programmati dal presidente della Provincia per confrontarsi con i singoli sindaci sui temi riguardanti i loro territori, ad esempio, la viabilità e il trasporto pubblico locale, soprattutto da e per la Lessinia.

«La Provincia è disponibile a confrontarsi con i Comuni per le opere pubbliche», ha esordito il presidente Pasini, «tenuto conto che sul territorio sono previsti anche interventi programmati dalle amministrazioni locali e quindi, per evitare il più possibile i disagi ai cittadini, è necessario coordinare gli interventi stessi».

 

Il ponte di via Marconi a Grezzana

Tra i punti esaminati, è stato presentato l'intervento di sistemazione di due ponti sulla Sp6 dei Lessini, in territorio di Grezzana: quello del sovrappasso sulla centrale via Marconi e quello a Stallavena sul Vajo Cavallo, opere che interessano anche tutta la Lessinia.

Pasini ha annunciato che per il sovrappasso di via Marconi si chiudono in questi giorni le gare d'appalto (sono previsti oltre 700 mila euro di spesa). L'intervento prevede la demolizione del vecchio ponte e la ricostruzione dello stesso, nel rispetto delle normative vigenti, ma con un'altezza maggiore.

Il ponte, va ricordato, è stato più volte danneggiato dai mezzi pesanti in transito sulla sottostante strada comunale diretti in centro paese e sulla provinciale 6.Questo intervento ha ricevuto un contributo dal Mit, ministero Infrastrutture e trasporti, prevedendo la chiusura dei lavori e la rendicontazione entro la fine dell'anno. Quindi, dando per buono che la gara vada a buon fine, l'avvio del cantiere avverrà già entro giugno, mentre i tempi di intervento sono calcolati in tre mesi.Durante il periodo di cantiere sarà necessario predisporre una viabilità alternativa, visto che il tratto della Sp6 interessato dai lavori verrà chiuso al traffico. Gli uffici provinciali e quelli del comune di Grezzana sono già al lavoro.

 

Un'immagine d'epoca del ponte sul vaio Cavallo
Un'immagine d'epoca del ponte sul vaio Cavallo

Il ponte sul Vajo Cavallo

Più complessa, invece, la situazione dell'altro ponte sulla Sp6, a Stallavena, sul Vajo Cavallo. Le accurate indagini sul manufatto hanno fatto emergere la necessità di interventi più consistenti rispetto a quelli preventivati inizialmente. Si tratta inoltre di manufatto vincolato, per il quale è necessario realizzare interventi il meno impattanti possibile a livello visivo.

Quindi i maggiori lavori necessari per il consolidamento, l'aumento del costo dei materiali e i vincoli a cui è sottoposto questo ponte, hanno richiesto un nuovo studio di fattibilità, tecnico-economica, che ha quantificato la spesa in oltre sei milioni di euro. La Provincia aveva finanziato attorno ai due milioni, mentre adesso sarà necessario trovare una cifra ben più consistente, con il rischio che la partenza dei lavori venga dunque rallentata di diversi mesi.

 

Il commento dei sindaci

I primi cittadini hanno ringraziato il presidente Pasini per questo incontro diretto con gli amministratori, ritenuto dai presenti per nulla scontato.

«Ritengo questi incontri utili per conoscerci e toccare con mano i nodi da sciogliere e i progetti importanti sui quali investire. Con i vostri quesiti mi confronterò, quanto prima, con gli uffici provinciali al fine di individuare le possibili soluzioni alle vostre proposte. Abbiamo la ferma volontà di essere ogni giorno di più al servizio dei Comuni, ma purtroppo non abbiamo la bacchetta magica. Il limite, che voi sindaci conoscete bene, è quello della scarsità del personale della Provincia, a causa della riforma Delrio del 2014. Aspettiamo e appoggiamo in pieno l'annunciata controriforma, per poter dare risposte più rapide ai nostri territori».«Nel frattempo», ha concluso il presidente Pasini, «continuiamo a lavorare e stabilire le priorità, per investire le risorse laddove servono con maggiore urgenza».

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