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oggi il nuovo bollettino arpav

Polveri sottili, valori ai limiti: divieto di circolazione anche per i diesel euro 5. E ora si rischia l’allerta rossa

di Alessandro Azzoni
Lo stop alle auto diesel fino all'euro 5 e le altre restrizioni della fascia arancione in vigore fino a oggi. Non sono previsti eventi atmosferici che possano a breve scalzare la cappa di inquinamento

Si preannuncia una settimana da bollino rosso in termini di inquinamento dell’aria. Sabato 27 gennaio è scattata a Verona l’allerta 1 - arancione per il superamento dei limiti consentiti di polveri sottili (Pm10) con tutto ciò che ne consegue, a cominciare dal divieto di circolazione per alcune categorie di auto, come le diesel fino a euro 5 private.

Restrizioni in vigore fino a oggi, 29 gennaio, quando verrà emesso il nuovo bollettino dell’Arpav. Non è escluso tuttavia, anzi è alquanto probabile, che alla luce delle rilevazioni di questi ultimi giorni, l’allerta arancione venga prorogata. Di più.

Le previsioni meteo annunciano una settimana alquanto delicata sotto il profilo delle polveri sottili. Il rischio, nel caso non intervenissero precipitazioni, vento o altri eventi atmosferici in grado di scalzare la pesante cappa di smog che aleggia sulla Pianura Padana, è di arrivare addirittura all’allerta 2- rossa.

Smog e previsioni

Un anticiclone raramente così potente manterrà per tutta la settimana condizioni di pesante inquinamento in tutta l’area padana. L’assenza di vento e la compressione delle masse d’aria entro il cuscinetto freddo e pesante che grava sull’area della Pianura padana daranno vita oggi a Verona alla nona giornata consecutiva «fuori legge», ossia con il livello delle polveri Pm10 oltre il limite dei 50 microgrammi per metro cubo.

In realtà tutta la settimana non vedrà alcun cambiamento. Possibile addirittura una certa recrudescenza del problema tra mercoledì e venerdì. Attualmente i livelli delle polveri sottili non sono record, ma anche nei prossimi giorni si manterranno in città fra i 70 e i 90 microgrammi per metro cubo con punte di 100 nelle grandi città, compresa la nostra.

Sono poi valori medi giornalieri: nelle ore del pomeriggio e della sera i valori si portano attorno a quota 140. Sotto questo profilo le prospettive non sono incoraggianti. Si profila infatti una terza decade di gennaio tra le più inquinate degli ultimi vent’anni, paragonabile solo a quella di due anni fa e al gennaio 2019, quando le giornate mensili con le Pm10 oltre i limiti furono ben 15.

L’anticiclone continuerà a mantenere le redini del tempo almeno fino all’inizio della prossima settimana favorendo nuova inversione termica, quindi l’accumulo e il ristagno delle polveri sottili e di altre sostanze tossiche negli strati atmosferici più prossimi al suolo.

In montagna sole e aria (più) pulita

Nettamente migliore è la qualità dell’aria delle località di montagna dove l’aria più mite e leggera agevola la dispersione delle polveri. Negli ultimi vent’anni la presenza degli anticicloni invernali è divenuta estremamente invasiva, allontanando perturbazioni, pioggia e neve, aumentando a dismisura la diffusione degli inquinanti negli strati atmosferici più prossimi al suolo.

Qui la gabbia fredda e pesante della nebbia e l’assenza di vento creano un cuscinetto ideale per l’accumulo delle polveri prodotte in buona parte dalle attività umane. Impossibile la loro dispersione, sia orizzontale che verticale, senza il passaggio di una perturbazione. Difficile capire i motivi che portano l’anticiclone atlantico ad addentrarsi in modo così invasivo nel Mediterraneo durante questo periodo dell’anno.

Una probabile risposta potrebbe arrivare dalla compattezza del vortice polare, tale da impedire gli scambi di aria fredda fra le medie e le alte latitudini. Vortice che rimarrà in ogni caso molto compatto ancora per parecchio. Anche la prima decade di febbraio vedrà di conseguenza una cattiva se non pessima qualità dell’aria.

Allerta arancione e restrizioni

Fino a stasera (in attesa del nuovo bollettino Arpav in programma oggi) sarà in vigore il divieto di circolazione per tutte le auto diesel fino a euro 5 private, dalle 8.30 alle 18.30. Stop anche ai veicoli a benzina fino a euro 2, ai diesel commerciali fino a euro 4 e ai ciclomotori euro 0 e euro 1.

Resta consentita la circolazione, limitatamente al percorso più breve casa-lavoro, ai lavoratori, che per distanza od orari particolari di inizio e fino turno, non possono utilizzare i mezzi pubblici. Inoltre, sarà possibile effettuare attività di carico e scarico merci nel territorio comunale nelle fasce orarie 8.30-11 e 15- 17.30.

Via libera alla circolazione dei veicoli bifuel, ossia con impianti gpl o metano, alimentati sia a benzina che a gasolio, purché utilizzino per la circolazione rigorosamente gpl o gas metano; le auto a metano, gpl, elettriche, ibride e quelle a benzina sopra Euro 2.

Consentito il car-pooling: non ci saranno limitazioni se sono tre le persone a bordo per le macchine più grandi e due per le biposto. Sarà invece vietato tenere acceso il motore in fase di sosta e fermata, anche nelle fasi di carico e scarico. Si ricorda che, con l’allerta arancione, entra in vigore anche il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo), con prestazioni energetiche non in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.

Resta il divieto di effettuare combustioni all’aperto di materiale vegetale e di climatizzare spazi dell’abitazione come cantine, scale, garage o depositi.

La temperatura degli edifici classificati come residenza e degli edifici pubblici dovrà essere ridotta di un ulteriore grado, quindi passare da 19 a 18 gradi. Tutte le informazioni sulla pagina dedicata all’interno del sito del Comune di Verona.

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