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Vicino a piazza Erbe il terzo punto vendita

Pollo fritto in centro storico, compare il logo KFC sulle vetrine, ma il Comune non si dà per vinto

Lo sbarco In via Cairoli a due passi da piazza Erbe sono già state allestite le vetrine di KFC
Lo sbarco In via Cairoli a due passi da piazza Erbe sono già state allestite le vetrine di KFC
Lo sbarco In via Cairoli a due passi da piazza Erbe sono già state allestite le vetrine di KFC
Lo sbarco In via Cairoli a due passi da piazza Erbe sono già state allestite le vetrine di KFC

L’insegna è ancora coperta ma gli avvisi affissi sulle tre vetrine sono già “griffati”. Il rosso e il bianco alternati la fanno da padrone, così come la scritta «KFC». Il pollo fritto del Kentucky si prepara ad approdare in centro storico, a pochi passi da piazza Erbe, all’imbocco di via Cairoli.

 

La notizia dell’apertura di un terzo punto vendita, dopo Adigeo e Corso Milano, proprio nel cuore della città antica, risale al mese scorso quando la società interessata alla nuova apertura aveva presentato unicamente due Segnalazioni certificate di inizio attività (Scia), senza provvedere – al 10 di giugno – ad alcun trasferimento di licenza.

 

L’ipotesi del nuovo negozio aveva comunque provocato una vera e propria levata di scudi. Tanto che l’amministrazione comunale, dal sindaco Federico Sboarina all’assessore al Commercio Nicolò Zavarise, aveva assicurato che il pollo fritto non sarebbe approdato in piazza Erbe. Linea che, sostanzialmente, torna a ribadire. «Stiamo lavorando in stretta sinergia tra i settori Commercio e Urbanistica, grazie al supporto dell’assessore Ilaria Segala, per utilizzare tutti gli strumenti urbanistici che serviranno a conformare e implementare il regolamento dei fronti commerciali, al fine di creare maggiori tutele per i luoghi storici della città», dichiara l’assessore Zavarise, secondo cui dunque non tutto è ancora perduto.

 

«Come amministrazione, riteniamo infatti che non si possa assolutamente prescindere dalla cultura, dalla tradizione e dalla identità dei nostri territori, che in ogni valutazione amministrativa va tenuta fortemente in considerazione», aggiunge. Per il caso in questione, il termine ultimo per capire se l’amministrazione riuscirà realmente a frenare l’insediamento dell’attività o se si sta lavorando sì ma per predisporre restrizioni utili in futuro, è fine luglio: una decina di giorni ancora.

 

Intanto, però, dal cantiere del negozio ormai in dirittura d’arrivo, la foto di un piatto di pezzi di pollo fritti prova a incuriosire: «KFC. Cosa frigge in pentola? Scannerizza il QR Code e scopri il menu». Un altro avvisa che: «Non saranno tollerati comportamenti aggressivi, violenti o minacciosi nei confronti del personale KFC o dei clienti. Eventuali incidenti saranno immediatamente segnalati alle forze dell’ordine». Da stabilire se si tratta di un monito o di una rituale comunicazione istituzionale che però sembra quasi assumere un diverso significato alla luce del clima che si è venuto a creare. Di certo, la questione continua a tenere banco a livello politico. 

 

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Ilaria Noro

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