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il dibattito politico

Nuovo piano della sosta, il fronte del no: «Prima completare filobus e traforo»

La replica dell'amministrazione: «La politica invece ė chiamata ad aggiornare i piani e a fare le opere»
Ztl chiusa h24, la minoranza si oppone
Ztl chiusa h24, la minoranza si oppone
L'opposizione contro il piano della sosta (Noro)

I primi provvedimenti del nuovo piano della sosta e della viabilità, presentato l'altro giorno dagli assessori alla Mobilità Tommaso Ferrari e al Commercio Italo Sandrini, non entreranno in vigore prima dell'estate. Gli ultimi vedranno terra nell'arco di un paio d'anni.

Ma è già entrato nel vivo il dibattito politico che ruota attorno alla questione e che vede puntato contro, compatto, il dito dell'opposizione.

Il fronte del no

Al coro di voci contrario dei tosiani, che ha addirittura anticipato la delibera, si è aggiunto oggi pomeriggio, 12 aprile, quella della Lega.

Il consigliere comunale Nicolò Zavarise, l'europarlamentare Paolo Borchia e il senatore Paolo Tosato si sono dati appuntamento davanti al varco della Ztl di San Fermo per spiegare le ragioni del "no" ai due provvedimenti principali e maggiormente contestati: l'eliminazione dei varchi di libero accesso alla città antica e l'adeguamento tariffario della sosta nei quartieri limitrofi e in particolare in Borgo Trento.

"E' un provvedimento al contrario. Prima di chiudere e di relegare le auto all'esterno andavano completati il filobus e il traforo delle Torricelle. In questo modo, invece, tutto il traffico si riverserà nei quartieri, rendendoli invivibili", argomenta Tosato. "Siamo contrari perché mancano i presupposti sia a livello di trasporto pubblico che di parcheggio. Questi provvedimenti vanno nell'ordine di soffocare le attività commerciali e i residenti, basti pensare alle persone con ridotta mobilità", aggiunge Borchia.

Le ragioni dell'amministrazione

«La proposta di posticipare il provvedimento con l'arrivo del Traforo ė figlio della stessa logica che ha accompagnato la città negli ultimi anni: posticipare per non scegliere. La politica invece ė chiamata ad aggiornare i piani e a fare le opere», replica l’assessore Ferrari.

«L’attuale piano della sosta ė del 1999. Le condizioni della sosta a Borgo Trento sono sotto gli occhi di tutti e, numeri alla mano, quell'area presenta le stesse criticità degli altri quartieri come Veronetta, San Zeno e Cittadella, come in questi anni gli stessi residenti hanno spesso lamentato», conclude.

Ilaria Noro

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