Mattinata di perquisizioni al "Il Mastino" il locale di via Nicola Mazza sede di Casapound - Blocco studentesco. Gli agenti hanno trovato caschi, aste e bastoni, materiale riconducibile agli scontri registrati a Veronetta il 2 dicembre scorso.
L'operazione di stamattina ha permesso anche l’individuazione di undici persone, tutte indagate per il reato di porto di oggetti atti di offendere. I denunciati – uno residente a Cesena e gli altri residenti a Verona – sono di età tra i 17 ed i 24 anni e sono tutti militanti della compagine dell’estrema destra scaligera, alcuni dei quali con a carico precedenti per reati contro la persona e reati “da stadio”.
Gli agenti della Digos scaligera hanno perquisito il locale su ordine della procura, sulla base dell'indagine nata dopo gli scontri dello scorso dicembre. In quell’occasione, una ventina di giovani si erano azzuffati, con tanto di lanci di bottiglie e sanpietrini in piazza Santa Toscana.
L'arrivo dei poliziotti aveva fatto disperdere per il quartiere i giovani, ma un ventunenne di Cesena era stato arrestato e altri identificati. Inoltre nei pressi del Mastino erano state trovate mazze e aste di vario tipo. Dalle indagini era poi emerso che si trattava di uno scontro di matrice politica tra militanti di estrema destra e altri giovani della galassia antagonista scaligera che avevano da poco affisso volantini.
Secondo quanto riportato dalla questura scaligera, «il tempestivo arrivo degli equipaggi della Polizia, ha permesso di interrompere un iter criminoso che avrebbe inevitabilmente portato a fatti più gravi di quelli avvenuti».
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