<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il lutto

Addio a Giorgio Chierego, il medico con la montagna nel sangue

Era il sesto dei figli dell'alpinista al quale è dedicato il rifugio sul Baldo
Da destra Giorgio, Guido e Franco Chierego
Da destra Giorgio, Guido e Franco Chierego
Da destra Giorgio, Guido e Franco Chierego
Da destra Giorgio, Guido e Franco Chierego

Aveva nel sangue la medicina e la montagna. Una professione e una passione. Come i suoi fratelli e come il padre. Dopo una lunga malattia, affrontata sempre con il coraggio e la tempra di un montanaro, si è spento all’età di 84 anni Giorgio Chierego, medico, già primario di fisica sanitaria all’ospedale di Borgo Trento dopo esserlo stato in quello di Vicenza. Socio del Cai Verona, istruttore di roccia.

Giorgio era il più giovane dei sei figli di Giovanni Chierego, morto nel 1960, il medico - fondatore dell’ex casa di cura di Borgo Trento, dal dopoguerra Chierego-Perbellini - e alpinista veronese al quale è dedicato il rifugio sul Monte Baldo, a quota 1.911 metri. In origine del Cai, poi venduto a privati.
Giorgio Chierego lascia la moglie Maria Grazia Bottoli, i figli Chiara, primario oculista agli ospedali di Villafranca e Bussolengo, e Federico, imprenditore, e quattro nipoti. Gli altri fratelli Franco, già assessore comunale, Guido, le sorelle Sandra e Ida, casalinghe, questi scomparsi, e Gianna, che fa la traduttrice simultanea. La vita di Giorgio Chierego è stata segnata dalla grande passione per l’alpinismo. Fu istruttore nazionale di roccia, direttore della Scuola di arrampicata alla palestra naturale di Stallavena, in Valpantena.

Leggi anche
Margherite e commemorazioni per l’alpinista eroe Ettore Castiglioni a 80 anni dalla morte

 

Il ricordo della figlia e i funerali

La figlia Chiara ricorda il papà come «una persona molto generosa, altruista, semplice, tanto disponibile verso i suoi nipoti. E forte nell’affrontare la malattia, che lo aveva colpito dal 2006. Lui diceva che stava sempre bene».
Oltre che nella professione medica, Chierego è sempre stato impegnato anche nel volontariato, nel Soccorso Alpino e andando a servire i pasti a una mensa dei poveri, e nell’associazionismo. Oltre che nel Cai, nel Rotary Club Verona Sud, di cui è stato anche presidente, insignito del riconoscimento “Paul Harris”, la più alta onorificenza istituita dal Rotary in nome del fondatore.

I funerali di Giorgio Chierego si svolgeranno domani, 23 aprile, alle 15, nella chiesa di Santissima Trinità.

Enrico Giardini

Suggerimenti