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il paradosso

Incidenti stradali, Veneto maglia nera in Italia. Ma al bando per strade più sicure rispondono solo metà Comuni

Un sinistro su dieci avviene nella nostra regione. Nel Veronese su 98 amministrazioni sono solo 50 quelle che hanno presentato un progetto per ottenere finanziamenti e correre ai ripari
Un incidente in via Albere
Un incidente in via Albere
Un incidente in via Albere
Un incidente in via Albere

I finanziamenti della Regione Veneto per mettere in sicurezza le strade ci sono, ma soltanto la metà dei Comuni veronesi ha partecipato all’ultimo bando, quello indetto lo scorso agosto. L’analisi dei dati sulla provincia di Verona dimostra che su un numero complessivo di 98 amministrazioni comunali, le domande presentate sono state 50 di cui 49 ritenute ammissibili. La percentuale di adesione al bando è stata pertanto pari al 51,02%.

Un dato nella media con la maggior parte delle altre province

Padova è la provincia più virtuosa: su un numero complessivo di 102 amministrazioni comunali, le domande presentate sono state 78 di cui 74 ritenute ammissibili. La percentuale di adesione al bando è stata pertanto di 76,47%. Al terzo posto c’è Treviso: su un numero complessivo di 94 amministrazioni comunali, le domande presentate sono state 59 tutte ritenute ammissibili. La percentuale di adesione è stata del 68,77%. Fanalino di coda è Belluno: su un numero complessivo di 61 amministrazioni comunali, le domande presentate sono state 13, tutte ritenute ammissibili. La percentuale di adesione al bando è stata pertanto pari del 21,31%.

Sono stati ritenuti prioritari gli interventi che insistono su viabilità regionale non escludendo quelli sulle comunali, nonché provinciali qualora, per quest'ultima viabilità, ricadano all'interno del centro abitato. Restano esclusi dal finanziamento tutti gli interventi puntuali che interessano esclusivamente la rete viaria statale o, qualora al di fuori dei centri abitati, provinciale nonché quelli, che per la loro conformazione di tipo lineare, interessano anche parte di tratti stradali statali. Va evidenziato che il bando è stato maggiormente efficace a livello di interventi finanziati, nei confronti di amministrazioni comunali al di sotto dei diecimila abitanti.

Il Veneto la regione più colpita da questa piaga

Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus e promotore della legge sull’omicidio stradale, ieri era a Verona per la manifestazione: «Come ha ricordato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in queste ore, ogni anno perdono la vita negli incidenti stradali 1,3 milioni di persone nel mondo e si tratta della principale causa di morte per bambini e ragazzi. Come associazione abbiamo scelto di far sentire la nostra presenza a Verona, come città simbolo, proprio perché il Veneto rappresenta in Italia la Regione più colpita da questa piaga: nel 2021 in Italia ci sono stati 12.403 sinistri in tutto il Paese, con 2.875 vittime. Di queste, 285 solo in Veneto, praticamente il 10% dell’intera penisola».

E da qui l’appello: «Mi rivolgo al presidente della Regione Luca Zaia, con cui avevo già preso contatti in agosto, perché metta in atto un piano d sicurezza efficace, con controlli capillari da parte della polizia stradale nelle aree critiche e fuori dalle discoteche. Allo stato appare infatti carente il presidio di un territorio dove alcol e droga girano con gran facilità tra i giovani e dove si assiste troppo spesso alle stragi del sabato sera. O a morti tragiche, come quella recente della giovanissima Miriam Ciobanu a Treviso, travolta e uccisa da un automobilista risultato ubriaco e positivo agli stupefacenti».

Alessandra Vaccari

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