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Schianto in elicottero, il dolore della famiglia

Giovanni «Caterpillar», generoso e tutto d'un pezzo. L'ex moglie: «Ha tentato l'impossibile».

Originario di Pressana cui era legato e dove sarà seppellito, lascia due figli di 20 e 22 anni
Grande amore Il pilota era un veterano dei cieli FOTORIPRODUZIONE DIENNE
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«Ho sentito che Giovanni avrebbe provato una manovra disperata per salvare il ragazzo, non mi riesce difficile crederlo, anche perché abbiamo visto come l'elicottero schiantato al suolo fosse piegato sul lato del pilota. Il mio ex marito era affidabile in volo e sapeva come affrontare le situazioni difficili: ne aveva vissute molte in passato. È incredibile pensare che se ne sia andato in un periodo in cui, come istruttore di volo, correva molti meno rischi rispetto al passato». Cristina, l'ex moglie di Giovanni Murari, il pilota di elicottero originario di Pressana morto due giorni fa a causa di un incidente in volo in Valtellina, piange un uomo tutto d'un pezzo, soprannominato dagli amici «caterpillar».

«Una persona su cui potevi contare, che risolveva i problemi e si era guadagnato i gradi di primo comandante con il sudore della fronte, senza alcuna agevolazione», dice. Ha ricevuto la telefonata dei carabinieri mercoledì sera. Le hanno detto che l'avrebbero incontrata a casa di Giovanni, a Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo. Là le hanno dato la terribile notizia. «Sono andata con i miei figli a osservare il luogo dell'incidente, poi ci hanno permesso di vedere Giovanni. Da quel momento, Stefano e Matteo hanno smesso di parlare. È stato un colpo durissimo».

Stefano e Matteo sono i figli della coppia: il primo ha 22 anni e il secondo 20. Sono grandicelli ormai, ma non così cresciuti da poter già fare a meno della guida di un padre. Un padre davvero speciale, che amava volare. D'altro canto, Pressana sembra essere una terra privilegiata per chi vuol solcare i cieli. Ha dato i natali anche ad uno dei piloti di aeronautica militare più famosi d'Italia, quel Gianmarco Bellini che nel 1991 partecipò con il suo tornado alla prima Guerra del Golfo.

Figlio di un agricoltore, nato in una famiglia numerosa, Giovanni Murari aveva iniziato con gli studi di ragioneria e proseguito con quelli di meccanica. Amava l'adrenalina e la competizione, partecipava a numerose gare con la moto da cross. Intanto, aveva cominciato a lavorare in un'azienda che riparava macchine agricole, ma il suo sogno era diventare pilota di elicottero. Per questo, poco più che ventenne, Giovanni si è trasferito ad Arena Po, nel Pavese, dove è riuscito a conseguire il brevetto di pilota per voli privati.

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«Il suo desiderio, però, era ottenere anche il brevetto per voli commerciali», ricorda Cristina. «Per far questo, gli mancava il diploma di maturità, così ha frequentato le scuole serali contemporaneamente ai corsi per l'abilitazione come pilota. Nonostante i sacrifici, anche economici, ce l'ha fatta perché era molto determinato». La vita di Murari, da allora, si è spostata in Lombardia. Nel 2001 si è sposato ad Osio Sotto, nel Bergamasco, ed è andato a vivere a Capriate. Ha divorziato dalla moglie tredici anni fa. Il pilota non ha mai spezzato il cordone ombelicale con il paese natio.

«Tornava spesso qui a Pressana: incontrava i suoi familiari e moltissimi amici di gioventù», rivela il fratello maggiore Augusto. «L'ultima volta che è venuto è stato in occasione del mio 74esimo compleanno, il 5 giugno. Sarebbe dovuto tornare da noi proprio domenica, per festeggiare nostra sorella, invece questa triste notizia ci ha spiazzati. Giovanni aveva già avuto incidenti in passato, e pure una grave caduta durante un giro in pista con la moto da cross, ma se l'era sempre cavata», confida il fratello. Non appena avranno il nulla osta dal magistrato, i familiari trasferiranno la salma a Pressana dove sarà celebrato il funerale e dove Murari verrà seppellito. •.

Paola Bosaro

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