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il vertice

G7, tutti i numeri dell'evento: «La città è pronta»

Si parlerà di innovazione digitale, intelligenza artificiale e relazioni internazionali
Gli allestimenti all'esterno
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Verona al centro e lo sguardo sul mondo. Dopodomani, 14 marzo, la città si blinderà quando la Gran Guardia, per il «G7», ospiterà i sette ministri dell’industria e tecnologia dei maggiori Paesi della terra. Servirà, quindi, un dispiegamento di forze massiccio per garantire la sicurezza. A Verona infatti arriveranno gli entourage dei vari ministri, oltre duecento rappresentanti d’impresa - già dal giorno prima, domani - e tantissimi giornalisti accreditati da tutto il mondo.

Sicurezza: cinquecento agenti in città

Il piano per la sicurezza è già pronto, lo ha ribadito anche ieri il questore Roberto Massucci: «Più che una città blindata, direi preparata ad accogliere un grande evento». Il primo, di dimensioni così grandi, per la città nell’arco di poche settimane.

Dopo il G7, infatti, Verona dovrà organizzarsi per l’arrivo di papa Francesco, sabato 18 maggio. A cui si aggiungono poi visitatori, turisti e appassionati per la stagione dei concerti dell’extralirica (si comincia il 4 maggio) e l’Opera.

«Arriveranno in città», aggiunge il questore, «cinquecento tra forze di polizia, carabinieri e guardia di finanza». Ma c’è di più. Per garantire la sicurezza dei ministri, di chi li accompagna, e alla luce anche delle due manifestazioni autorizzate in centro - a Cittadella e Pradaval, dove verranno portate in piazza tematiche legate all’ambiente e pro Palestina - saranno impegnati anche reparti mobili di altre città, specialisti e sei tiratori scelti.

I manifestanti

«La galassia della sinistra sarà in piazza Cittadella», specifica Massucci tornando sul piano della sicurezza e quindi sulle forze dell’ordine da impiegare, «Forza Nuova, invece, in Pradaval». Anche per questo il centro sarà controllato con varchi d’accesso.

Il ricordo torna sia alla manifestazione in fiera dello scorso 17 febbraio, quando nei padiglioni si svolgeva Eos, e fuori i manifestanti sfilavano con le bandiere della Palestina, ma corre veloce anche ai fatti di cronaca in altre città. «Grazie alla collaborazione con i promotori», aveva spiegato al nostro giornale il questore, «le altre sono andate molto bene. La porta del dialogo è sempre aperta».

Il 13 marzo l'anteprima del «B7»

Per questioni di sicurezza già da domani, quando si terrà il «B7» con centinaia di rappresentanti d’impresa coinvolti, verranno rimossi in una quindicina di vie cestini e cassonetti. Cassonetti, ha fatto sapere ieri Amia, che torneranno al loro posto al termine delle manifestazioni. Al più tardi per le 13 di venerdì.
Sempre Amia avrà il compito di togliere o cancellare eventuali scritte che compariranno sui muri.

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I numeri e gli arrivi

Difficile dare numeri precisi sugli arrivi in città. Di sicuro al seguito di ogni ministro (saranno presenti quelli di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti oltre all’italiano Adolfo Urso) ci saranno una dozzina di persone. A cui si aggiungono gli entourage dei presidenti del Consiglio europeo e Commissione europea. Alcuni ministri potrebbero già arrivare già oggi. Alloggeranno in due strutture a cinque stelle in centro storico.

Saranno invece 120 i giornalisti, di tutto il mondo. Mentre i rappresentanti d’impresa, anche questi di tutto il mondo, del «B7» di domani, saranno oltre duecento. Numeri importanti per cui necessita un’organizzazione capillare.

Le opportunità per la nostra città

«Simbolicamente l’appuntamento di giovedì», commenta il sindaco Damiano Tommasi, «è significativo anche perchè è il primo dei 23 appuntamenti ministeriali previsti per questa presidenza italiana del G7. Questo evento ci dà la dimensione del ruolo di responsabilità che ha la nostra città».

Il programma del G7 prevede, poco dopo le 8, l’arrivo dei capi delegazione e l’accoglienza del ministro Urso al palazzo della Gran Guardia. Si entrerà nel vivo alle 9.10 con i saluti introduttivi. I lavori proseguiranno, al netto di una piccola pausa, per tutto il giorno. Si parlerà di innovazione digitale, intelligenza artificiale e relazioni internazionali.

Nicolò Vincenzi

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