Riapre il primo settembre il punto nascite di Borgo Trento. Ma sarà solo per i parti non a rischio, a partire dalla 34ª settimana di gestazione.
Dopo le polemiche seguite alla prolungata chiusura dell'ospedale della donna e del bambino, decisa il 13 giugno scorso, in seguito alla prima tragedia per batterio killer, l'azienda ospedaliera annuncia la novità. I parti, però, si svolgeranno all'interno del Polo Confortini dove è stata allestita una terapia intensiva neonatale con 12 posti.
Da ottobre, assicura l'azienda, si tornerà a pieno regime nell'ospedale della Donna e del bambino.
Lo ha annunciato il direttore generale, Francesco Cobello. Il punto nascite è chiuso dal 13 giugno dopo i casi di neonati colpiti dal citrobacter, il batterio-killer che avrebbe causato la morte di quattro bambini. L’ultimo caso è stato denunciato nei giorni scorsi dalla mamma di una bambina nata prematura lo scorso aprile all’ospedale di Peschiera del Garda ( Verona) e successivamente trasferita nella terapia intensiva neonatale del nosocomio veronese dove avrebbe contratto l’infezione che ne ha causato il decesso.
Su questi casi la Procura della Repubblica di Verona ha aperto un’inchiesta ed anche la Regione Veneto ha avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità o negligenze, mentre la stessa Azienda Ospedaliera aveva nominato una commissione esterna di esperti. I vertici dell’Azienda sanitaria contestualmente alla chiusura del punto nascite avevano anche deciso il trasferimento in un altro padiglione della Terapia Intensiva Neonatale e Terapia Intensiva Pediatrica, realizzate da giugno all’esterno dell’Ospedale della Donna e del Bambino.
Leggi ancheBatterio killer, anche la piccola Alice non ce l'ha fatta