<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
verso la svolta del giallo

Corpo ritrovato nel Camuzzoni: il tatuaggio svela il mistero, ma serve la conferma

Il corpo ritrovato nel Camuzzoni potrebbe essere di Evis Gjini, che era sparito il 19 marzo. Squadra Mobile e Procura indagano. Ancora avvolta nel mistero l'identità dell'uomo il cui cadavere è stato invece trovato nell'alveo dell'Adige
Procura e squadra Mobile al lavoro per dare un’identità al corpo ritrovato alle griglie del Camuzzoni
Procura e squadra Mobile al lavoro per dare un’identità al corpo ritrovato alle griglie del Camuzzoni
Procura e squadra Mobile al lavoro per dare un’identità al corpo ritrovato alle griglie del Camuzzoni
Procura e squadra Mobile al lavoro per dare un’identità al corpo ritrovato alle griglie del Camuzzoni

Due corpi, due misteri. Ma uno tra qualche ora troverà la soluzione. La peggiore, la più temuta. È quello ritrovato mercoledì 17 aprile alle griglie del canale Camuzzoni. Domani, lunedì 22 aprile, Procura e squadra Mobile faranno il punto sulla situazione.

Sono infatti in corso accertamenti per stabilire l'identità dell'uomo rinvenuto alle griglie. Era emerso che ha un tatuaggio del 32° Reggimento dell'Esercito americano il cui motto è «Victory or Death». Il Pm Mauro Leo Tenaglia aveva disposto l'autopsia.

C’è il forte sospetto (ma al momento nessuna conferma) che possa trattarsi di Evis Gjini, il 32enne il 19 scomparso il 19 marzo da Veronetta.

Cresciuto nel Vicentino, a Barbarano Mossano, dove vivono tuttora i genitori, il 32enne di origini albanesi si era poi trasferito nel quartiere di Verona. Secondo quanto riferito dai familiari, stava attraversando una situazione di disagio legata alla strada lavorativa da percorrere. Attualmente frequentava la facoltà di Lingue a Parma per ottenere la Magistrale, dopo la prima laurea conseguita all'università di Verona. I familiari avevano subito lanciato l’allarme perchè il giovane non rispondeva al telefono.

La sorella era anche arrivata in città, ma di lui nessuna traccia e quindi la famiglia si era rivolta all’associazione Penelope che aveva diramato la nota. Ora che il Camuzzoni ha restituito quel corpo, la scoperta del tatuaggio utile all’identificazione della salma che era in stato di saponificazione e quindi le impronte digitali fortemente compromesse, potrebbe aver dato la svolta al caso.

Purtroppo il tatuaggio trovato sul corpo dell’uomo corrisponde con quello che aveva Evis.

Tigre e tribale

Due tatuaggi in evidenza: a tigre sulla scapola destra e un tribale sulla spalla, sempre destra. Sono questi due «segni particolari» che gli inquirenti sperano possano aiutare a identificare anche il cadavere ritrovato invece nel pomeriggio di mercoledì 3 aprile in località Pontoncello, al confine tra i Comuni di Zevio e San Giovanni Lupatoto.

Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato nell’alveo dell’Adige appena liberato dalla piena provocata dalle abbondanti piogge degli ultimi giorni. Ma su di lui resta il mistero.

Alessandra Vaccari

Suggerimenti