Città blindata, almeno 30.000 persone in corteo e una sfilata di ministri in Parlamento.
Il lunghissimo sabato del Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona e l'imponente contromanifestazione che si è snodata per le vie della città si sono conclusi senza incidenti rilevanti. C'è stato qualche momento di tensione (verbale all'arrivo di Salvini in Bra e durante il transito del corteo vicino alla sede di CasaPound, ma nel complesso tutto è filato liscio. Anche quando il serpentone dei manifestanti è passato vicino alla Gran Guardia e c'è stato un timido tentativo di entrare in Bra, che ha ricevuto come risposta il levarsi di un paio di saluti romani dall'altro lato.
Ma tutto è finito senza scontri: una vittoria per la macchina approntata dal prefetto Cafagna, una prova di professionalità data dalla polizia municipale, dai carabinieri e dalla polizia veronesi. Dispiegati in forze in Bra e lungo tutto il percorso, ma la cui presenza è stata discreta quanto puntuale. Questo unito anche al carattere totalmente pacifico del lungo corteo.
In serata il questore Ivana Petricca ha ringraziato i Poliziotti, i Carabinieri, il personale della Guardia di Finanza e quello della Polizia Municipale per «l’impegno, lo spirito di sacrificio e la grande professionalità dimostrata nell’assolvere agli obblighi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Analogo ringraziamento lo rivolgo ai promotori delle varie iniziative sopra menzionate, di una parte e dell’altra, per la collaborazione e il senso di responsabilità forniti nel permettere alla Questura di organizzare un dispositivo di sicurezza che ha consentito a tutti i cittadini, di qualsiasi posizione ideologica, di esercitare liberamente e pacificamente diritti garantiti dalla Costituzione».