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la commessa morta in germania

Lucia Raso, l'avvocato del fidanzato: «Christian bersagliato da anni, basta processi televisivi»

di Fabiana Marcolini
La difesa di Christian Treo, unico indagato, dopo che il giudice ha chiesto ulteriori verifiche: «L'iscrizione nel registro degli indagati è atto dovuto. Non ha mai cercato di eludere le indagini»
Lucia Raso con il fidanzato Christian Treo, unico indagato
Lucia Raso con il fidanzato Christian Treo, unico indagato
Lucia Raso con il fidanzato Christian Treo, unico indagato
Lucia Raso con il fidanzato Christian Treo, unico indagato

Quasi tre anni fa la tragedia. Lucia Raso, commessa di 36 anni, il 24 novembre 2020, mentre era a Landshut, cittadina della Baviera, cadde dal balcone della stanza occupata dal fidanzato, Christian Treo. Un volo dal primo piano che non le lasciò scampo.

Da allora i genitori, Maria Xenia Sonato e Pietro Raso, non hanno pace, alla ricerca di capire cosa sia accaduto quella sera. Da allora il fidanzato, che si trovava in Germania per lavoro, è sottoposto, come rileva l’avvocato Massimo Dal Ben che lo assiste, «ad una pressione mediatica alimentata anche da processi televisivi volti ad attribuire a Christian Treo la responsabilità della morte di Lucia». E sottolinea di «non aver mai ostacolato la richieste dei genitori di conoscere la verità sui fatti».

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Richiesta di archiviazione «congelata»

Da una parte il dolore, immenso, dei familiari, dall’altra le indagini, in mezzo la richiesta di archiviazione del procedimento a carico dell’indagato. Archiviazione che l’altro giorno il gip Carola Musio, accogliendo la richiesta del legale delle persone offese Enrico Bastianello, ha «congelato» ordinando al pm di effettuare ulteriori accertamenti e di acquisire determinati atti di indagine.

L’analisi della difesa

Il trentenne è stato iscritto nel registro degli indagati l’anno scorso per l’ipotesi di omicidio dopo che il fascicolo «a carico di ignoti» era stato trasmesso dapprima a Verona, poi trasferito a Roma dove il pm ha individuato in Treo il soggetto nei cui confronti effettuare un approfondimento investigativo e rimandato a Verona.

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La difesa: «Iscrizione nel registro degli indagati è atto dovuto»

Una circostanza che, come emerge dalla memoria difensiva «non può e non deve assumere valore indiziario e legittimare l’assunto secondo la quale il pm della Capitale avrebbe assunto determinazioni individuando in Treo l’autore del reato». E ribadisce che «ritenere la mera iscrizione della notizia di reato elemento di giudizio e prova idonea, è in conflitto con le regole del nostro stato di diritto. È un atto dovuto».

Le indagini in Germania

Il legale ribadisce che nel corso delle indagini effettuate nell’immediatezza venne sequestrata la stanza d’hotel e furono effettuati tutti i rilievi scientifici necessari. Treo fu il primo a scendere in strada, rimase accanto a Lucia fino all’arrivo dell’ambulanza.

«Sempre contestualmente sono stati escussi tutti i testi presenti al momento in cui i fatti si sono verificati», emerge dalla memoria. Furono sequestrati i due cellulari e fu eseguita l’autopsia sulla salma di Lucia. Il trentenne venne portato in caserma e interrogato quella sera stessa «Non ha mai cercato di eludere le indagini, ha sempre descritto i fatti senza addossare ad alcuno la responsabilità della morte di Lucia».

Quella sera disse che dopo aver parlato con uno dei coinquilini aprì la porta della camera e vide «come la fidanzata con una gamba si arrampicava sul davanzale». «Ho visto soltanto come era appoggiata», spiegò, «e guardava da una parte dopo di che lei si sporgeva e cadeva».

Una perdita di equilibrio probabilmente dovuta al fatto che avevano bevuto tutti.

Le contraddizioni

Per quello che riguarda le dichiarazioni che si assumono contraddittorie, l’avvocato Dal Ben premette che «è necessario comprendere quali dichiarazioni siano utilizzabili. Non potrà essere oggetto di contestazione quanto riferito in televisione e la deposizione davanti all’autorità giudiziaria perché non assunta con le garanzie difensive» e sottolinea che in quell’occasione, di fronte alle incertezze e presunte contraddizioni, non è stato invitato a nominare un difensore. Quelle rese in Germania, per il legale, sono «le uniche valutabili».

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