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code soprattutto in direzione di verona est

Cantieri per la Tav, chiude via Serenelli. E San Michele «scoppia»

La deviazione in mezzo alla campagna è scomoda e rischiosa e così gli automobilisti intasano la regionale 11, che nelle ore di punta diventa impraticabile
La coda di auto in via Unità d'Italia, a San Michele
La coda di auto in via Unità d'Italia, a San Michele
La coda di auto in via Unità d'Italia, a San Michele
La coda di auto in via Unità d'Italia, a San Michele

Proseguono i cantieri per la Tav nella zona est della città. E San Michele, letteralmente, «scoppia». Se il primo step del cronoprogramma, la chiusura completa del sottopasso di via Porto San Michele (che collega Corso Venezia con Porto San Pancrazio) e la successiva riduzione a due corsie su via Unità d'Italia con la chiusura di via del Capitel sono state tutto sommato ben "assorbite", con gli automobilisti che dopo qualche necessario giorno di assestamento hanno optato per altri itinerari, il colpo di grazia per la frazione è arrivato con la chiusura di via Serenelli.

La strada, che da via Campagnole, nelle basse di San Michele, conduce a San Martino Buon Albergo, era una valida (e più rapida) alternativa a sud della ferrovia per chi, proveniente dal centro, era diretto in zona Verona Est e viceversa. Ora, però, anche questa direttrice è stata chiusa.

Code in mezzo alla campagna

Il traffico inedito tra via Sasse e via Fiorane, nelle basse di san Michele
Il traffico inedito tra via Sasse e via Fiorane, nelle basse di san Michele

La chiusura risale a qualche settimana fa e il risultato più immediato sono state le (inedite) code in mezzo ai campi. Chi da via Salieri imboccava via Bernini Buri e via Campagnole, infatti, giunto all'imbocco di via Serenelli veniva invitato a una deviazione su via Sasse e via Fiorane, fino a ricongiungersi con via Pontara Sandri.

Uno slalom di auto e camion in mezzo alla campagna, tra corti e aziende agricole, passaggi stretti, angoli ciechi e fossi, che ha fatto storcere il naso agli attoniti residenti. Un agricoltore della zona ha anche dovuto intervenire con il proprio trattore per aiutare un automobilista che, a causa della strada stretta e del fondo sdrucciolevole per la pioggia, era finito nel fosso. Ma una gimkana che ha decisamente disorientato anche gli automobilisti, i quali nel giro di qualche giorno hanno evidentemente desistito, preferendo tornare sulla ben più trafficata regionale 11. 

Curve e passaggi stretti: la deviazione per bypassare via Serenelli non è così agevole
Curve e passaggi stretti: la deviazione per bypassare via Serenelli non è così agevole

Serpentone di auto lungo chilometri

Da qualche settimana, dunque, la regionale 11 che attraversa la frazione nelle ore di punta è un'unica colonna di auto a perdita d'occhio, in particolare in direzione del casello di Verona Est.

Anche stamattina, poco prima delle 8.30, la situazione era insostenibile, con tempi di percorrenza lunghissimi tra San Michele e San Martino Buon Albergo. E ulteriori criticità, a San Michele, sono attese dall'8 gennaio (fino al 28 marzo), quando come da cronoprogramma è prevista la chiusura del sottopasso veicolare di via Bernini Buri.

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La speranza, per chi vive o transita in zona, è riposta invece nella riapertura, prevista per il 27 dicembre, del sottopasso di via Porto San Michele. Questa, insieme all'altro "regalo di Natale", la riapertura dello svincolo della tangenziale sud all'altezza di Vago, dovrebbe restituire un po' di agio alla parte est della città. I cantieri per la Tav, con via Unità d'Italia di nuovo completamente transitabile, dovrebbero invece concludersi, con i relativi disagi, solo a fine luglio 2023.

 

Elisa Pasetto

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