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Il piano di informazione dell'Ulss 9

Caldo rovente, gli anziani la categoria più a rischio. I consigli del medico

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Anziano in cerca di sollievo dal caldo alla vasca dell'Arsenale
Anziano in cerca di sollievo dal caldo alla vasca dell'Arsenale
Anziano in cerca di sollievo dal caldo alla vasca dell'Arsenale
Anziano in cerca di sollievo dal caldo alla vasca dell'Arsenale

Fa caldo, e considerato che siamo a luglio si tratta di un’ovvietà. Ma nei prossimi giorni è atteso il picco più alto delle temperature e ci sono categorie, come gli anziani, magari con patologie concomitanti che debbono essere protetti. La Protezione Civile del Veneto, preso atto delle previsioni contenute nel bollettino del Disagio Fisico e della qualità dell’aria per la Regione, emesso da Arpav, sulla base delle condizioni meteo previste, ha dichiarato lo stato di allarme climatico per disagio fisico per i giorni dal 20 al 22 luglio per le zone Costiera, Pianeggiante Continentale, Pedemontana e Montana del Veneto. In questi giorni non si è registrato un accesso anomalo di anziani in pronto soccorso, lo confermano i direttori dei servizi di San Bonifacio, Legnago, Bussolengo e Villafranca.

Anche negli ospedali cittadini la situazione è sotto controllo. Gli effetti delle condizioni climatiche estreme su patologie e mortalità, in particolare della popolazione anziana con più di 75 anni, sono ampiamente riconosciuti. Anche per l'estate 2022 l’Azienda ULSS 9 Scaligera ha definito un piano di interventi per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana o con patologie croniche invalidanti, in continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti.

 

Il piano prevede interventi di informazione alla popolazione con una campagna di informazione alla popolazione, tramite i mass media, sito web, social network e altre vie di diffusione, riguardante le strategie utili a far fronte agli stati di allerta comunicati dal sistema di allarme regionale. Saranno fornite informazioni e raccomandazioni relative alla prevenzione delle patologie da elevate temperature dirette alle fasce di popolazione a rischio. È prevista la distribuzione di un opuscolo informativo per i pazienti in Assistenza Domiciliare Integrata all’interno delle sale d’attesa delle sedi distrettuali e ospedaliere, negli studi dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta.

Nel sito internet del Dipartimento di Prevenzione, oltre all’opuscolo, sono presenti ulteriori informazioni per approfondimenti sulla prevenzione delle patologie da elevate temperature, sia per i soggetti fragili che per i lavoratori che operano in situazioni particolari, quali i lavori all’aperto. Inoltre, al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità del territorio è attivo il numero verde 800535535, in collaborazione con il Servizio regionale di Telesoccorso e Telecontrollo.

Il geriatra Grezzana elenca i consigli: «Negli anziani ci sono dei parametri che debbono sempre essere tenuti in considerazione», spiega il dottor Matteo Grezzana, geriatra, responsabile dell’Unità di Geriatria di Villafranca e del Dipartimento Internistico di Bussolengo e Villafranca. «La pressione massima non deve scendere sotto i 110 ed il battito cardiaco non salire sopra i 90. In questo periodo inoltre bisognerebbe che tutti bevessimo almeno due litri di acqua al giorno». Il medico spiega anche quali sono i sintomi da tenere sotto controllo: «La disidratazione porta a confusione mentale. Meglio anche tenere d’occhio il peso, se un anziano aumenta di peso potrebbe trattarsi di ritenzione idrica, se cala troppo potrebbe essere disidratato. Un altro elemento importante è l’assunzione di farmaci che deve essere rimodulata, sotto vigilanza medica, sia per chi soffre di ipertensione che per chi magari assume benzodiazepine (ansiolitici-tranquillanti). L’anziano che magari soffre il caldo, si sente inquieto ed aumenta le dosi. Il rischio è che sia in confusione, che cada, e sappiamo tutti che una caduta, con frattura in un anziano è una tragedia».

Un ultimo consiglio del dottor Grezzana: «Sì all’aria condizionata, basta che un anziano non passi da 23 a 34 gradi. Sì al ricambio d’aria, alle finestre aperte».

Coinvolti nel Piano dell’Aulss 9 i medici di Medicina Generale che individuano tra gli assistiti ultrasettantacinquenni e/o inseriti nelle cure domiciliari le persone fragili nell’ambito della prevenzione delle patologie da elevate temperature. La Centrale operativa territoriale inoltra ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta eventuali segnalazioni di condizioni di fragilità che pervenissero da altri operatori sanitari e sociali operanti sul territorio. Per prevenire il decadimento delle condizioni di salute in persone già fragili, i medici di medicina generale e pediatri potranno proporre protocolli di Assistenza programmata domiciliare, segnalare ai distretti situazioni di particolare necessità assistenziali o richieste di valutazioni per inserimento in residenzialità temporanea, segnalare alla Centrale operativa territoriale situazioni di particolari necessità sociali, evidenziate nell’ambito dell’attività di cure primarie, per la successiva segnalazione ai Comuni per gli interventi. La COT inoltre ha il compito di raccogliere eventuali segnalazioni di situazioni di disagio o fragilità.

Alessandra Vaccari

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