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baby gang al femminile

Quattordicenne aggredita in centro da tre coetanee: «Ora mia figlia ha paura»

La denuncia della mamma di una quattordicenne: «Insultata e picchiata per una sigaretta, adesso la vado io a prendere a scuola, teme che si ripeta». Le ragazzine potrebbero far parte di baby gang note come la Qbr di Borgo Roma o la Prz
Ancora violenza, stavolta al femminile: il nuovo episodio si sarebbe verificato qualche giorno fa in pieno centro
Ancora violenza, stavolta al femminile: il nuovo episodio si sarebbe verificato qualche giorno fa in pieno centro
Ancora violenza, stavolta al femminile: il nuovo episodio si sarebbe verificato qualche giorno fa in pieno centro
Ancora violenza, stavolta al femminile: il nuovo episodio si sarebbe verificato qualche giorno fa in pieno centro

A pochi giorni dalla rapina in piazza Pradaval, di cui è stato vittima un ragazzo di quattordici anni, un altro episodio di violenza giovanile si sarebbe verificato lunedì 30 maggio, sempre in pieno centro, tra stradone Maffei e Porta Palio.

Il racconto della madre

Erano le 17,30. Una ragazzina di 14 anni si trovava alla fermata dell’autobus, in compagnia di un’amica. Stavano tornando a casa. A un certo punto, le due sono state avvicinate da un gruppetto di ragazze. Erano in tre. «Si sono avvicinate a mia figlia e le hanno chiesto una sigaretta. Lei ha risposto che non ne aveva e a quel punto una delle tre ha iniziato a insultarla, l’ha picchiata e spinta a terra», racconta la mamma. «A fianco a lei c’era l’amica, che avrebbe voluto intervenire per difenderla, ma l’hanno minacciata che, se l’avesse fatto, se la sarebbero presa anche con lei».

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L’ennesimo caso di violenza giovanile, stando alle parole della donna, che vede protagoniste in questo caso tre ragazzine, probabilmente a loro volta minorenni. Forse parte di babygang note, come la Qbr di Borgo Roma, o ancora di bande al femminile, come la «Prz», Porta rispetto zoccola, del centro.

Nessuno è intervenuto

«Lì attorno c’erano molte persone, perché era ancora pieno pomeriggio, ma nessuno ha fatto nulla, nessuno è intervenuto in loro difesa», prosegue la mamma della quattordicenne. «Qui stiamo parlando di una baby gang a tutti gli effetti, che poi magari postano le loro bravate sui social. Mia figlia è la terza studentessa della stessa scuola, un istituto di estetica in centro città, che viene presa di mira dalle medesime ragazze».

Secondo il racconto della donna, le tre giovani avrebbero già aggredito altre due ragazzine, sempre senza un motivo preciso, come mero esercizio di supremazia, come dimostrazione, forse, di forza. «La prima ragazzina che ha sporto denuncia poi è stata anche minacciata perché aveva coinvolto le forze dell’ordine», racconta la donna. «Anche per questo mia figlia ha paura: ieri (martedì, ndr) siamo andate a sporgere querela dalla polizia locale e abbiamo affrontato anche la questione con il preside della scuola. Oggi (ieri, ndr) però sono dovuta andare a prenderla a scuola, perché temeva di incontrarle di nuovo e che potesse ripetersi quello che è avvenuto lunedì. È spaventata, comprensibilmente. Non si sa cosa ci si può aspettare da ragazzine così».

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L'ultimo precedente

Un episodio, come anticipato, che segue di poco la rapina a un altro quattordicenne, avvenuta venerdì pomeriggio in piazza Pradaval. Il quattordicenne si trovava con un amico, quand'è stato avvicinato da un gruppetto di giovani. L’aria era minacciosa e, infatti, i tre sono passati subito dalle parole ai fatti. In due lo avrebbero bloccato alle braccia e immobilizzato, mentre un terzo lo minacciava. «Dacci la collanina o ti picchiamo», sarebbe stato il tono delle parole.

Senza nemmeno lasciargli il tempo di reazione, gli avrebbe poi portato via la collanina d’oro, strappandogliela dal collo. A quel punto, il gruppetto è fuggito: solo uno dei tre, un ventiduenne di origini marocchine, è stato fermato dalla polizia e ora si trova in carcere.

La notte successiva altri due giovani, un ventunenne e un quindicenne di origini marocchine, avrebbero rapinato una coppia a Veronetta. «Dammi la borsetta o ti ammazzo con il coltello», sarebbero state le parole del quindicenne. I due, grazie anche all’intervento immediato del fidanzato che si è messo a inseguirli, sono stati arrestati dalla polizia, che ha trovato addosso al più piccolo il bancomat della ragazza. Il ventunenne, a sua volta accusato di rapina, si trova ora in carcere, mentre il caso del quindicenne è seguito dal Tribunale dei minori.

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Manuela Trevisani

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