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Solidarietà

Avviata la macchina comunale per accogliere i profughi dall'Ucraina. Attivata dalla Caritas una raccolta fondi

Una piccola profuga
Una piccola profuga
Una piccola profuga
Una piccola profuga

Due piani di azione, uno di respiro internazionale, a favore dei cittadini rimasti in patria in balìa della guerra, e uno più locale, con la macchina organizzativa comunale pronta ad accogliere i profughi, in prevalenza donne e bambini, che potrebbero arrivare spontaneamente in città magari per raggiungere i parenti. Sono stati attivati dal Comune, dopo il colloquio che il sindaco Federico Sboarina ha avuto con l’ambasciatore ucraino a Roma Yaroslav Melnyk attraverso l'onorevole Adolfo Urso: a prescindere dall'evolversi della situazione nelle prossime ore, visto che l'emergenza umanitaria in corso sta assumendo dimensioni ingenti.

Canale internazionale. Il Quadrante Europa, forte della sua posizione logistica e della solidità strutturale, potrebbe diventare il punto di raccolta nazionale in cui convogliare i beni di prima necessità da inviare in Ucraina e nei Paesi confinanti, come Polonia e Romania. Lì è ospitato anche il capannone utilizzato dalla Protezione civile, che è in attesa di disposizioni. La Caritas Diocesana Veronese ha avviato una raccolta fondi per la fornitura di beni di prima necessità agli organismi pastorali e umanitari delle Chiese locali e supporterà le Caritas internazionali impegnate a favore dei profughi. E’ possibile contribuire facendo una donazione con bonifico bancario a ASSOCIAZIONE DI CARITÀ SAN ZENO ONLUS IBAN: IT 40 Z 05018 11700 000017091380 con causale: EMERGENZA UCRAINA. Oppure con bollettino postale ASSOCIAZIONE DI CARITÀ SAN ZENO ONLUS conto corrente postale: 001006070856 Maggiori informazioni al numero 045 2379300 o tramite mail segreteria@caritas.vr.it o donazioni@caritas.vr.it

Canale locale. Per i profughi in arrivo a Verona è stata organizzata una cabina di regia trasversale tra Comune, Caritas, San Vincenzo e Don Calabria per gestire in maniera coordinata ogni aspetto operativo, dall’ospitalità alla raccolta di vestiti e beni di prima necessità, oltre alle misure per l'integrazione scolastica dei piccoli profughi. Per chiunque volesse fornire aiuti oppure offrire ospitalità, ma anche per chi arriva e deve chiedere informazioni burocratiche può farlo scrivendo un’email a veronaperucraina@comune.verona.it gestita dai Servizi sociali, oppure contattando il numero verde 800085570 dello Sportello SI di ascolto dei Servizi Sociali. Oltre agli alloggi che verranno messi a disposizione dalle associazioni caritatevoli cittadine, si aggiungono le strutture comunali. L'accoglienza degli arrivi attraverso i canali umanitari è infatti disposta dal Viminale attraverso i Prefetti e i centri di accoglienza.

Domani è in programma una riunione tra il sindaco Sboarina, il Prefetto Donato Cafagna, il presidente Manuel Scalzotto e tutti i 98 sindaci della provincia per coordinare al meglio la raccolta di materiale e l’ospitalità. Ad illustrare le misure straordinarie in atto sono stati il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare. “Non sappiamo in che modo e quando arriveranno i profughi dall’Ucraina – ha detto l’assessore Maellare -. Per questo dobbiamo farci trovare pronti ad accoglierli al meglio con appartamenti attrezzati, così come per dare assistenza riguardo ai documenti e all’assistenza sanitaria. Oltre a questo stiamo predisponendo anche l’integrazione scolastica, visto che si presume che i profughi in arrivo siano in prevalenza donne e bambini”.

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