Un Duomo gremito per l'ultimo saluto a Andrea Riello, l'imprenditore morto a 60 anni, colpito da un infarto martedì mattina mentre era al lavoro la sua azienda di Minerbe.
Imprenditori veronesi, alcuni arrivati anche da fuori i confini veneti, politici e rappresentanti delle istituzioni hanno iniziato ad arrivare alle 14 in piazza Duomo, per abbracciare i familiari dell'imprenditore, la grande famiglia Riello, e per prendere posto in una cattedrale gremita. "Non ho ricordo di aver mai preso parte a un funerale così partecipato, con così tante persone", ha detto il vescovo Giuseppe Zenti.
I ricordi e la commozione degli imprenditori
Sono arrivati da Verona, dal veneto e anche da altre regioni d'Italia per ricordare il collega, l'amico, e per abbracciare la famiglia Riello. Come l'imprenditrice Emma Marcegaglia, ex presidente nazionale di Confindustria, che coprendo la commozione con degli occhiali da sole ha ricordato Andrea Riello.
Il ricordo dei dipendenti, dei familiari, delle due figlie
Il feretro è arrivato in ritardo a causa del traffico provocato da un incidente incontrato durante il percorso, all'altezza del Teatro Romano. La salma di Andrea Riello è stata poi accompagnato dentro la chiesa dalla moglie Pinuccia, dalle due figlie insieme ai loro mariti. Proprio uno dei generi dell'imprenditore ed entrambe le figlie, al termine della funzione, hanno voluto ricordare l'uomo, il papà, il marito.
Al Duomo sono arrivati imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, dal sindaco Damiano Tommasi al presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
La vicinanza di Zenti alla famiglia Riello
Monsignor Zenti è stato anche presente nel 2013 alla celebrazione nello stabilimento di via Nazionale a Minerbe della messa per il cinquantesimo anniversario dell’azienda, e in quell’occasione, prima della benedizione di rito, disse: «Non possiamo che essere riconoscenti a questa realtà che ha saputo dare certezze e un'occupazione dignitosa a tante famiglie, dobbiamo essere fieri di coloro che hanno dimostrato il coraggio di affrontare le difficoltà per garantire un futuro migliore ai giovani».
Il vescovo di Verona, che era molto vicino al fondatore di Riello Industries, Pilade, e ai quattro figli, ha sempre considerato fondamentale l’applicazione della «parabola dei talenti» del Vangelo: per lui il talento è al servizio del prossimo e della comunità, una comunità che il secondo dei quattro figli di Pilade, assieme ai fratelli impegnati nelle rispettive aziende, ha contribuito a far crescere.
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Il profilo di Andrea Riello
Andrea Riello oltre ad essere stato amministratore unico di Riello Sistemi, l’impresa che produce macchine utensili, è stato presidente di Confindustria del Veneto dal 2005 al 2009. Aveva fatto crescere l’azienda fino a 112 dipendenti e 21 milioni di euro di fatturato, ma ha anche «dato lustro al Veneto», come ricordato da Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, la sua città natale.
Lo stabilimento di Minerbe della Riello Sistemi rimarrà chiuso per lutto oggi, come avvenuto già martedì pomeriggio dopo l’annuncio della sua morte. Alle esequie in Cattedrale parteciperanno anche il sindaco di Minerbe, Andrea Girardi, quello di Legnago Graziano Lorenzetti e quello di Verona, Damiano Tommasi.
Nel frattempo proseguono le manifestazioni di cordoglio di tutti coloro che, a livello locale e nazionale, ne ricordano le qualità imprenditoriali e l’impegno verso le istituzioni e numerose associazioni. Nel 2000 Andrea Riello è stato presidente di Confidi Verona, da giugno 2002 membro del consiglio direttivo di Confindustria, prima con la presidenza D’Amato, per il periodo della presidenza Montezemolo e dal 2008 con Emma Marcegaglia. Dal 2000 al 2004 era stato anche presidente di Ucimu-Sistemi per produrre; poi numerosi altri incarichi fino alla guida di Confindustria Veneto, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2009; è stato anche presidente della Fondazione Campiello.