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Via Villafontana è pericolosa Grido d’allarme degli abitanti

di Fabio Tomelleri
Provinciale 2 «Legnaghese destra»  in centro a Villafontana DIENNE FOTO
Provinciale 2 «Legnaghese destra» in centro a Villafontana DIENNE FOTO
Provinciale 2 «Legnaghese destra»  in centro a Villafontana DIENNE FOTO
Provinciale 2 «Legnaghese destra» in centro a Villafontana DIENNE FOTO

«Gli attraversamenti pedonali sono poco illuminati e pericolosi». È il grido di protesta che cittadini di Villafontana, frazione divisa tra Bovolone, Oppeano e Isola della Scala, hanno lanciato alla riunione del comitato spontaneo che da anni lotta contro i pericoli della viabilità ed altri disagi del paese. L’incontro pubblico è stato organizzato dopo la morte per investimento di Alberto Manzini, 86enne falciato il 28 novembre da un’auto mentre attraversava la provinciale 2 «Legnaghese destra», davanti alla chiesa. Proprio i «punti neri» della strada principale che attraversa l’abitato, che in questo tratto si chiama via Villafontana, e di altre strade locali sono stati analizzati nella serata al centro «La Fontana». L’allarme di sei anni fa «Già nel 2016», ha esordito Sergio Mantovani, portavoce del gruppo, «abbiamo denunciato alle tre amministrazioni comunali e alla Provincia l’inquinamento e il pericolo per la pubblica incolumità delle strade di Villafontana. Ora siamo qui a piangere la scomparsa di un nostro concittadino. Sono cinque gli attraversamenti pedonali che in paese andrebbero rialzati o almeno illuminati adeguatamente per evitare che i pedoni siano investiti. In via Villafontana le strisce che vanno messe in sicurezza sono in corrispondenza delle poste, della chiesa, del parco e della farmacia. In via San Francesco, invece, va sistemato l’attraversamento pedonale del cimitero, poco visibile agli automobilisti». Migliaia di veicoli al giorno Al centro di tutti i disagi vi è l’elevato flusso di auto, moto e camion che quotidianamente transitano per il paese, nella direttrice Verona-Cerea e su quella Oppeano-Isola della Scala. «Dall’incrocio del centro», ha rimarcato Mantovani, transitano oltre 2000 camion al giorno. Contando pure le auto e gli altri veicoli, si arriva a 15mila. La situazione si è aggravata negli anni: eppure sei anni fa avevamo fatto presente il problema del traffico con una petizione firmata da 450 residenti ed inviata ai tre municipi, sollecitando i tre sindaci affinché chiedessero all’Arpav di installare una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria: siamo ancora in attesa di una risposta». Secondo Mantovani e gli altri componenti del comitato «l’apertura di numerose imprese della logistica nelle limitrofe Oppeano, Isola Rizza e Bovolone e la collocazione baricentrica di Villafontana comportano un passaggio di tir per la frazione incessante e insopportabile. Va recuperata una sostenibilità ambientale che tuteli la salute dei cittadini e gli interessi degli operatori economici locali». Il vertice Le varie lamentele, durante la serata, sono state recepite pure dal consigliere di maggioranza oppeanese Marco Sargenti. I provvedimenti più urgenti da poter prendere per la sicurezza su via Villafontana verranno analizzati oggi, alle 8, al tavolo convocato da Marco Cacciolari, comandante del distretto «Media Pianura Veronese», nella sede della Polizia locale a Bovolone al quale parteciperanno gli amministratori della città e quelli di Oppeano. L’incontro servirà pure per capire a quale ente spetti effettuare interventi sulla provinciale 2.•.

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