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Casaleone

Nella, la «super nonna» di Verona, che ha sconfitto il Covid due volte

Oggi spegne 108 candeline: decana della Bassa, divide infatti il primato provinciale con Augusta Battaggia, che vive a Verona e ha compiuto la sua stessa età lo scorso 20 agosto
Nella Martini compie oggi 108 anni
Nella Martini compie oggi 108 anni
Nella Martini compie oggi 108 anni
Nella Martini compie oggi 108 anni

La super nonna Nella spegne oggi 108 candeline e sconfigge per la seconda volta il Covid. Nella Martini, ospite da sette anni della casa di riposo «De Battisti» di Cerea, dove viene amorevolmente accudita dal personale della struttura, si conferma la decana della Bassa. Ma non solo. Divide infatti il primato provinciale con Augusta Battaggia, che vive a Verona e ha compiuto la sua stessa età lo scorso 20 agosto.

 

Una tempra di ferro

«La signora Martini è una donna eccezionale», sottolinea il presidente dell'Ipab ceretano Guido Cavaler. «Certo», aggiunge, «sente il peso dell'età, ma sta bene e fino a pochi anni fa non era inusuale vederla fare la ginnastica dolce e pedalare sulla cyclette». Grazie ad una tempra incredibile, nonna Nella è riuscita a superare nella sua vita diversi ostacoli. Nata il 5 novembre del 1914, l'anno prima dell'ingresso in guerra dell'Italia, passò indenne da bambina, tra il 1918 e il 1920, anche la Spagnola, la prima delle grandi pandemie del Ventesimo secolo, che uccise circa 50 milioni di persone, per poi vedere con i propri occhi e ricordare i terribili drammi della Seconda guerra mondiale.

I suoi genitori erano Idalberga Gobbi, una donna energica e solare con un grande amore per la famiglia, e Giacomo Martini. Nella è l'ultima e l’unica sopravvissuta di sei figli: aveva tre fratelli (Giuseppe, Pietro e Sante) e due sorelle (Annamaria ed Elisabetta). A scuola era brava, adorava la matematica, ma purtroppo in famiglia le bocche da sfamare erano tante e dovette interrompere gli studi in quarta elementare per lavorare nei campi. Così, a 10 anni, suo malgrado, passò dai quaderni alla zappa. Fece numerose stagioni in campagna, dal frumento al tabacco al riso. Nella era molto brava, soprattutto come mondina, tanto da venire chiamata per lavorare anche nelle risaie del Piemonte. Il suo desiderio era però un altro: voleva fare la sarta, ma purtroppo a casa i soldi per comperare una macchina da cucire non c'erano e dovette continuare a sognare.

 

La rottura del femore e la guarigione

Nel 2014, a pochi giorni dai 100 anni, la super nonna si fratturò il femore mentre rassettava il letto nella sua casa di Casaleone. Per qualche giorno non volle nemmeno andare in ospedale e dovettero convincerla i suoi familiari a farsi curare. Fu sottoposta a un intervento chirurgico al «Mater Salutis» di Legnago. All'indomani dell'operazione e del suo compleanno di lei si interessò anche il governatore del Veneto Luca Zaia inviandole «un caloroso augurio di buon compleanno e di pronta guarigione». 

Da metà 2015 è ospite della «De Battisti» ed è qui che per ben due volte ha sconfitto il Coronavirus. La prima nel novembre del 2020, in piena pandemia, quando risultò positiva assieme ad una quarantina tra ospiti e personale dell’Ipab. In quel periodo lei ripeteva: «Sto benissimo, sono vecchia ma ho la scorza dura». Rimase a letto per alcuni giorni, lamentandosi di non potersi alzare, ebbe seri problemi respiratori ma si dimostrò una grande combattente e alla fine vinse il virus. Quest'anno, il Covid l’ha colpita di nuovo ma nonna Nella ne è uscita ancora indenne.

Il suo elisir di lunga vita? «Mangio, bevo e prego», rivela l’ultracentenaria con sorprendente lucidità e ironia. Domani, la nonnina dei record sarà festeggiata alla «De Battisti» da parenti, amministratori comunali e dalla banda cittadina.

Francesco Scuderi

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