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Villa Bartolomea

I bambini e la maestra «con il sorriso negli occhi»: «Sarai sempre con noi»

Il momento di preghiera, organizzato dall’istituto in omaggio alla docente scomparsa - i cui funerali si sono svolti a Naro, nell’Agrigentino, suo paese d’origine - ha unito tutta la scuola e anche tanti genitori
La cerimonia per la maestra Giovanna Fabrica
La cerimonia per la maestra Giovanna Fabrica
Il ricordo della maestra Giovanni a Villa Bartolomea (video Dienne)

«Buon viaggio maestra Giovanna, ora sei una stella vera. Ci mancherai». È stato un saluto semplice e carico d’amore, quello che i piccoli alunni di Giovanna Fabrica - l’insegnante della primaria «Carlo Ederle» di Villa Bartolomea stroncata da un malore improvviso lunedì scorso, poco dopo le 14, mentre era in classe - le hanno voluto tributare ieri pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo.

 

Bambini e genitori ricordano la maestra

Il momento di preghiera, organizzato dall’istituto in omaggio alla docente scomparsa - i cui funerali si sono svolti a Naro, nell’Agrigentino, suo paese d’origine - ha unito tutta la scuola e anche tanti genitori che, trattenendo a stento la commozione, hanno preso parte alla cerimonia, guidata dal parroco don Alessio Lucchini.
n un simbolico, forte, abbraccio alla loro maestra, evidenziato da un grande cuore posto poco lontano dall’altare e da fotografie dell’insegnante che scorrevano su uno schermo, i bambini si sono alternati nel ricordo tra canti, momenti di preghiera e brevi pensieri che hanno voluto inviare all’insegnante. «Cara maestra, avevi il sorriso negli occhi e ogni volta che cadevo mi aprivi le ali», ha sottolineato un alunno. «Sarai sempre accanto a me. Non importa la distanza, tu ci sei», gli ha fatto eco un altro. E ancora: «Rimarrai nei nostri pensieri. Ogni giorno ci mancherà quella gioia di vivere che ci hai donato».

 

Il ricordo dei colleghi

Poi il saluto gonfio di dolore dei colleghi. «Entravi nella classi con leggerezza», ha ricordato una maestra, «ti approcciavi ai bambini con un tocco delicato, rispettando la loro sensibilità. Questa ricchezza d’animo ti ha permesso di essere amata e rispettata. Hai conquistato un posto speciale nel nostro cuore». «Forse l’amicizia consiste non nell’essere inseparabili, ma nel potersi separare senza che nulla cambi. Rimarrai sempre con noi, grazie a te che dall’alto ci guardi», ha rimarcato il maestro Tommaso De Stefani, che lunedì scorso non ha esitato un attimo a cercare di rianimare la collega praticandole immediatamente il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi.

 

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 Molto provata da quanto accaduto, la dirigente scolastica Cristina Ferrazza ha unito l’omaggio alla maestra scomparsa al ricordo di quei terribili istanti che hanno sconvolto la scuola, ma che allo stesso tempo l’hanno vista, come una famiglia, pronta ad intervenire. «Quando la morte si impadronisce di una giovane donna mentre sta svolgendo il suo lavoro, in questo caso mentre è intenta ad insegnare a dei bambini», ha detto commossa la preside, «ci troviamo di fronte ad una tragedia. Proprio in questo dramma, però, abbiamo visto anche qualcosa di importante. E cioè che la scuola è molto di più di un edificio: è un posto dove tante persone lavorano insieme e si aiutano. Quel momento tragico vissuto è testimone di come sia subito scattata la solidarietà. Tutti, dagli insegnanti ai collaboratori scolastici fino alla segreteria, hanno fatto l’impossibile.

 

 

Il maestro che è intervenuto in soccorso della maestra Giovanna lo ha fatto spinto da un grande senso del dovere e di responsabilità, condiviso poi dall’intera scuola. Ma il dolore rimane enorme», ha concluso la dirigente, «ed ora abbiamo bisogno di aiuto perché questa mancanza non diventi un lutto».
Tutta la cerimonia, alla quale era presente anche il sindaco Andrea Tuzza, è stata immortalata in un video che le «Ederle», non appena sarà possibile, consegneranno al marito della maestra, Angelo Castronovo.

Elisabetta Papa

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