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Bovolone

Distrutti mais, tabacco, orticoli e la produzione dei vivai

di Riccardo Mirandola
Vivai e orti  Danni alle produzioni
Vivai e orti Danni alle produzioni
Vivai e orti  Danni alle produzioni
Vivai e orti Danni alle produzioni

Grandine grossa come pesche, raffiche di vento fortissimo e pioggia. Sono bastati solo pochi minuti per distruggere il lavoro di un anno di tantissimi agricoltori tra i comuni di Bovolone, Isola Rizza, Sanguinetto, Casaleone e Gazzo. Ad essere seriamente danneggiate sono state anche decine e decine di auto con la carrozzeria ammaccata e i vetri andati in frantumi sotto la violenza dei chicchi di tempesta talmente grossi da lesionare in alcuni casi anche gli intonaci e gli infissi delle abitazioni.

Il temporale ha iniziato la sua scia di distruzione nelle campagne tra Bovolone e Isola Rizza massacrando mais, soia, frutteti, vivai di mele e quanto altro era coltivato. A Bonavicina poi la grandine è caduta così fitta e grossa da spaccare i vetri a decine di auto parcheggiate in strada o in transito. I proprietari delle vetture non hanno potuto far altro che osservare impotenti le loro macchine mitragliate dal ghiaccio che sfondava i lunotti, i parabrezza e martellava la carrozzeria.

Una furia incredibile accentuata dal vento che non ha risparmiato le case bucando serramenti, spaccando pannelli fotovoltaici e scrostando i muri. Per i vivai della zona, ambita da anni da vivaisti viticoli e frutticoli altoatesini, è stato un macello. I chicchi hanno spezzato i germogli e gli innesti rendendo invendibili le piante che dovevano servire per la prossima annata agraria. La scia della distruzione si è spostata poi a sud ovest andando a colpire i comuni di Sanguinetto, Casaleone e parte di Cerea. Anche qui le stesse scene di panico tra gli automobilisti che cercavano di mettere in salvo le vetture dalla grandinata.

Gran parte di coloro che si sono ritrovati per strada o che avevano parcheggiato fuori casa hanno avuto seri danni con vetri in frantumi e cofani da rifare. I campi di tabacco, pronto per essere raccolto, sono stati sbriciolati mentre il mais in molti casi è stato piegato dalle raffiche e poi massacrato compromettendo le rese. Per non contare i frutteti distrutti nonostante le reti antigrandine e le coltivazioni di pomodori e ortaggi oramai invendibili. Le correnti hanno poi spinto il maltempo verso Gazzo e in particolare a Maccacari dove la grandine, seppur di dimensioni ridotte, ha colpito in particolare i campi tra Maccacari e Correzzo sbriciolando tutto quello che incontrava. Non si sono invece registrati danni ad auto e case come si era verificato negli altri comuni. Il fortunale ha quindi scaricato la coda della sua potenza nel mantovano colpendo in particolare Ostiglia.•.

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