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CEREA

Altra donna nel canale con l'auto, salvata con la cagnolina da padre e figlio

Incidente fotocopia di quello accaduto domenica, sempre sulla provinciale 47 del Menago: una sessantatreenne finisce in acqua con l’auto
I soccorsi e il recupero della macchina finita ieri mattina nel Menago a Santa Teresa in Valle
I soccorsi e il recupero della macchina finita ieri mattina nel Menago a Santa Teresa in Valle
I soccorsi e il recupero della macchina finita ieri mattina nel Menago a Santa Teresa in Valle
I soccorsi e il recupero della macchina finita ieri mattina nel Menago a Santa Teresa in Valle

Attimi di paura, ieri mattina, poco prima delle 9, sulla Provinciale 47 all’altezza di Santa Teresa in Valle, alla periferia di Cerea (VR). Con una dinamica pressoché uguale a quella di domenica scorsa quando una signora, diretta verso il Rodigino, era finita nel Menago con la propria auto ed era stata poi messa in salvo grazie alla prontezza di un ex carabiniere ausiliario che l’aveva trascinata a riva, un’altra donna, Anna Bertolini, 63 anni, residente a Bovolone e diretta verso Melara (nel Padovano), ha vissuto attimi simili a bordo della sua Fiat 600.

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Un botto e la sbandata

Probabilmente a causa dello scoppio di uno pneumatico, la donna ha infatti perso il controllo del mezzo piombando insieme alla sua cagnolina nel canale che costeggia la carreggiata. Per fortuna, a differenza di quanto accaduto alla prima signora, la cui auto si stava inabissando in due metri d’acqua, la vettura della 63enne bovolonese è planata in nemmeno un metro. E questo, naturalmente, ha reso molto più semplici le operazioni di soccorso. In aiuto alla donna sono arrivati un uomo e suo figlio, di origini rumena, residenti ad Ostiglia (Mantova), che proprio in quel momento transitavano sulla provinciale a bordo della loro auto.


Il salvataggio

Senza esitare un minuto, i due si sono calati in acqua portando la 63enne in salvo. Sul posto, allertati dagli stessi «angeli soccorritori» sono subito intervenuti con un Aps(autopompa serbatoio) ed un gommone dei Vigili del fuoco di Legnago, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’auto, i carabinieri di Sanguinetto e Legnago, e un’ambulanza del 118, che ha trasferito la donna all’ospedale «Mater Salutis» per accertamenti. Nel frattempo, gli uomini del maggiore Luigi Di Puorto, comandante della Compagnia dei carabinieri di Legnago, hanno eseguito i rilievi e tutti gli accertamenti utili ad individuare le cause dell’incidente.

La donna: «Avvenuto tutto in un attimo»

Anche se fortunatamente le conseguenze sono state limitate, di sicuro per la 63enne quanto accaduto ieri mattina non sarà facile da dimenticare. «È avvenuto tutto in un attimo», racconta ancora molto provata la signora Anna, «e quasi non ho capito cosa stesse accadendo. Stavo procedendo tranquilla in direzione di Melara, località che dovevo raggiungere per dare una mano nelle pulizie alla suocera di mio fratello. All’improvviso ho sentito un gran botto e l’auto ha iniziato a sbandare. Ho cercato in tutti i modi di restare in carreggiata, ma non ce l’ho fatta e in pochi secondi mi sono ritrovata nel canale insieme ad Emily, la mia cagnolina. L’acqua, della quale ho da sempre molta paura», prosegue la donna, «era già all’altezza del sedile. Mi sono messa a chiamare aiuto con tutto il fiato che avevo in corpo e poco dopo ho visto arrivare verso di me due uomini, che ho saputo poi essere padre e figlio. Sono stati i miei angeli. Hanno cercato prima di aprire lo sportello e poi di rompere il finestrino posteriore. Uno dei due si è anche ferito. Alla fine sono riusciti ad estrarre me ed Emily dal finestrino anteriore».

I miei angeli

Una volta portata a riva, la donna e i suoi due salvatori sono entrati nuovamente nella 600 per recuperare la borsa e gli altri effetti personali rimasti all’interno dell’abitacolo. «Sono due persone eccezionali», conclude la 63enne che, nella concitazione del momento, non ho potuto nemmeno ringraziare i due uomini. «Ma lo farò presto visto che tramite mio fratello potrò mettermi in contatto con loro. Li ricorderò sempre come i miei angeli».

Due incidenti «fotocopia»

I due incidenti di questi giorni hanno riportano sotto i riflettori la provinciale 47, strada che collega Cerea e Casaleone con il vicino Rodigino: un tratto d’asfalto considerato «maledetto», visto il ripetersi negli anni di numerosi incidenti, alcuni dei quali anche mortali. Le auto delle due donne, pur per cause diverse, sono entrambe «volate» nel Menago con estrema facilità: difatti lungo quasi tutta la Provinciale non esiste un guard-rail di protezione. Una misura, questa, che il sindaco di Cerea, Marco Franzoni, aveva già richiesto di attuare in passato, almeno per quanto riguarda i tratti più critici.

«Un’altra possibilità che avevamo avanzato come idea per mettere in sicurezza una strada dove il rettilineo invoglia purtroppo a premere sull’acceleratore», spiega Franzoni, «era quella dell’installazione di un tutor, che avrebbe potuto monitorare la velocità dall’inizio alla fine della strada. La sicurezza della Sp 47 ci sta a cuore: abbiamo sollecita la Provincia circa cinque mesi fa su questo argomento. Ora la inseriremo, insieme ad altre richieste, in un documento che presenteremo al nuovo presidente dell’ente, Pasini».

Guard-rail  e investimenti

Per quanto riguarda l’installazione di un guard-rail, qualche speranza potrebbe arrivare dal fatto che il Servizio Viabilità della Provincia ha già inserito nel bilancio di previsione triennale un piano di adeguamento delle barriere stradali sulle provinciali, per un investimento totale di 4,8 milioni di euro. La necessità dei singoli interventi e l’ordine di priorità saranno determinate grazie a sopralluoghi eseguiti da professionisti specializzati che esamineranno caso per caso la pericolosità ed il rischio di incidenti con gravi conseguenze legati a ciascuna strada.

«Sulla criticità della Sp 47 e su altre priorità della viabilità provinciale», sottolinea il presidente della Provincia Flavio Pasini, «ci confronteremo con i Comuni dell’area a breve, tra aprile e maggio, quando fisseremo un incontro come quelli che ho già tenuto nelle scorse settimane con i sindaci della Valpolicella e della Val d’Illasi. In questo modo potrò sia conoscere in prima persona le problematiche dei diversi territori che coordinare assieme interventi efficaci»

Elisabetta Papa

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